Rassegna storica del Risorgimento
POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno
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1943
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pagina
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44
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4>4 Nunzio Coppola
In queste condizioni di spirito le lettere di Lauretta Parrà vennero impensatamente ad aprire come uno spiraglio di luce che superando il presente increscioso, gP illuminò di più vivi colori il passato destandogli irrefrenabili sensi di nostalgia.
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Si erano conosciuti a Parigi, tredici o quattordici anni innanzi, * forse fin dai primi giorni che il Poerio vi aveva posto piede.
Di che natura propriamente fosse stata la loro amicizia non è dato di poter precisare coi documenti alla mano; ma si può ben intuire retrospettivamente dalle lettere di lei. L'Imbriani, che, come ho detto, le ebbe sotto gli occhi, ne dedusse la ipotesi di una relazione intima: La Parrà era stata, forse, più che amicissima, di Alessandro, a Parigi, storie vecchie!. r) La quale ipotesi molti anni dopo dispiacque, invece, a Ferdinando Martini, che, poggiandosi su quel forse, obiettò che quelle storie avrebbero potuto anche esser tenute per favole, e come tali taciute. 2) Ma se il Martini avesse conosciuto queste lettere e tutte le altre notizie che Plmbriani sapeva intorno allo zio per averle apprese dalla tradizione domestica, non so fino a qual punto sarebbe stato disposto a metter la mano sul fuoco pergiurare sulla inammissibilità di quella ipotesi. In quanto poi al tacerla, è un'altra faccenda che riguarda il diverso modo di vedere le cose... di questo mondo ! Comunque essa non detrae nulla dalle doti di mente e dalle benemerenze patriottiche della Parrà, che furono moltissime, come si vedrà.
Ella era nata alla Trinità, una delle isole delle Antille, il 12 febbraio 1795 (era quindi di ben sette anni meno giovane del Poerio) da Giovanni Antonio Cipriani appartenente al ramo di un'antica famiglia consolare fiorentina rifugiatosi agli inizi del secolo XV nella Corsica, e di là poi trasferitosi verso la metà del XVII a Livorno e dalla Sofia Leutand. Perduto il padre in tenerissima età, la madre, lasciate le Antille, venne a stabilirsi a Livorno presso i fratelli del marito. Qui, in su i diciassette anni, la Lauretta andò sposa al dottor Giuseppe Di Lupo Parrà da San Prospero di Cascina di Pisa, ove egli, ricchissimo, possedeva una bellissima villa, nella quale gli sposi si recavano a trascorrere quei mesi dell'anno che non dimoravano a Pisa. Le nozze furono allietate da quattro figliuoli, due maschi: Antonio
i) AL. Poerio a Vtnwrìa eie, p. 454.
*) Epistolario di G, Giusti, raccolto ordinato e annotato da F. Martini, Firenze, Lo Monitor, 1532, voi. IX, p. 18, n. 1.