Rassegna storica del Risorgimento

POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno <1943>   pagina <47>
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Alessandro Poerio e Giuseppe Montanelli 47
al conte Luigi Fantoni;*) ma di lei nulla so di preciso, tranne il vago cenno datone dal Tabarrini.
Quali che fossero stati i rapporti tra la Parrà e il Poerio a Parigi, dopo quel soggiorno non si rividero più, né risulta che, dopo il rispettivo ritorno in patria, quella loro amicizia fosse per qualche tempo tenuta desta per via epistolare; anzi v'è motivo di ritenere che rimase del tutto interrotto ogni loro rapporto.
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Colui che, una dozzina d'anni dopo, doveva ravvivare, se non più. il fuoco, certo il tepore di quell'amicizia, di sotto alle ceneri dell'oblìo, fu il poeta Giuseppe Giusti.
Il monsummanese, del quale è continuamente parola in queste lettere, aveva conosciuto il Poerio nel 1826 a Pistoia, in casa di Niccolò Puccini; ma di quella sua conoscenza giovanile non è traccia alcuna in nessuno dei suoi scritti del tempo; ed essa sarebbe passata inosservata se diciotto anni dopo non avesse trovata l'occasione di consolidarsi in salda amicizia a Napoli, dove il Giusti, nel febbraio del 1844, si recò insieme colla madre, per curare i suoi nervi gravemente scossi dalla paura provata per la aggressione di un gatto creduto arrabbiato. 2) Colà nei tre mesi che vi soggiornarono ebbero liete ed affettuose accoglienze da Alessandro e da tutta la sua famiglia, e delle quali egli serbò assai vivo il ricordo. 3)
i) Luigi Fantoni, figlio (non fratello, come dice il Martini, nella citata nota all'Epistolario del Giusti, II, p. 18) di Agostino, il quale fu commissario di Pistoia dal 1817 al 1835. Era fratello invece di quella Luisa Isabella, che fu il primo amore del Giusti (Epistolario clt., IV, p. 121).
2) Cfr. Epistolario di G. Giusti, ordinato da G. Frassi e preceduto dalla vita dell'autore, Firenze, Le Monnier, 1863, I, pp. 51 e 54; ove è da rettificare la con­fusione fatta dal biografo tra Carlo ed Alessandro Poerio.
3) Ecco una letterina inedita del Poerio al Giusti dei primi giorni del costui arrivo a Napoli, ove abitava in vico delle Campane n. 3. Da essa si ricava cbe i due usavano ancora il voi reverenziale, ohe presto sparve dai loro rapporti per il tu confidenziale. (L'autografo è anch'esso nella Labronica di Livorno).
Carissimo amico, Ier sera mi torno il singhiozzo, e stamane più mi travaglia. Sono stato dunque costretto a scusarmi con la gentilissima famiglia Gargallo, e prego voi di rinnovar le scuse in mio nome*
La casa è a Santa Lucia N. 69, 3 piano, e si desina alle cinque. So cbe la vostra signora madre sta meglio; me ne rallegro, e distintamente la ossequio. Credetemi con vera stima ed amicizia. Vostro affano
Lunedi 19 Febbraio 1844. Alessandro Poerio.
Sui rapporti tra il Giusti e il Poerio si veda anche il cit. scritto dell' IMBMANI in Giorn, Napol. d. Domenica, n. 19. Come poi si ricava dall'Epistolario del Giusti, la