Rassegna storica del Risorgimento
POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno
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1943
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pagina
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49
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Alessandro Poerìo e Giuseppe Montanelli 49
brillante. Giovane vivo, pieno di ardore, bello di presenza, sognatore e cavalleresco, spiccava nei salotti più in voga per il suo spirito e per quella giovialità velata da una lieve mestizia, quale si addiceva alla moda del tempo, ma che in lui era piuttosto abito di meditazione. Piacevole conversatore in più lingue, che egli possedeva tutte come la materna, la sua conversazione poteva passare agevolmente dai più ardui argomenti storici giuridici e di arte, a quelli più piacevoli e mondani di verità e di fantasia; ed era in grado di ripetere a mente interi canti di poeti di ogni secolo e di vari paesi. Ricercato dagli uomini più dotti, era anche l'idolo delle donne più in voga, di molte delle quali, tra le più famose e amabili ed amate del suo tempo, egli godette amicizia e... favori. A Parigi, si può dire, aveva mandato gli ultimi bagliori la sua vita erotica ed avventurosa.
Ora invece, dopo più di tre lustri e dopo tante traversie e dolori fisici e morali... quantum mutatus ab ilio! Ma neanche la Lauretta doveva esser più la splendida e vivace e spiritosa donna che egli colà aveva conosciuta e forse amata. Nel ringraziar l'amico della notizia datagli non seppe tacere la melanconia, se non l'amarezza del contrasto:
Sento con piacere che le Porrà sicno per venire a Napoli. Conoscerò le fiorente figlinole; rivedrò la madre per certo assai mutata. Che fare? Essa parimenti stenterà a credere ch'io sia quel desso ch'ella conobbe in Parigi, f)
Una settimana dopo questa sua risposta al Giusti, riceveva la prima lettera dell'amica, che inizia questo carteggio. S'intravedono in essa, pur tra il giro delle frasi introduttive e lo sforzo del dire e del non parer di dire, non pochi segni dell'antica fiamma. Ella vi esprime la trepidazione sull'accoglienza ch'ella immaginava riserbata ai suoi caratteri, e il palpito, provato nell'apprendere che il vecchio amico aveva pubblicato un volumetto di liriche. Il cuore mi ha forte forte palpitato, sottolinea ella stessa. Non avrà forse temuto, o sperato, di vedere fra di esse qualcuna di quelle, forse, che ella stessa pensava, presumeva o sapeva di avergli ispirate?
Nella sua pronta risposta Alessandro non le nasconde il piacere provato nel rivederne i caratteri, e la esorta ad affrettare la sua andata a Napoli. Ma quel viaggio con tanta ansia vagheggiato dall'una
i) Lettera da. Napoli del 25 marzo 1844, pubblicata la prima volta da Guido Biagi (Lettere inedite di G. Giusti e di A. Poarìo, per nonne NiniPersico [Firenze, 18981, ediss. di L esemplari) : e poi insieme colle, al tre dello stesso dal Croce, nel cìt. voi, Viaggio in Germanio*