Rassegna storica del Risorgimento
POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno
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1943
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pagina
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51
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Alessandro Poetio e Giuseppe Montanelli 1
Poerio aveva già qualche anno innanzi notato in uno dei suoi Novanta-nove pensieri (XXI): Un'amica sarà sempre più tenera di un amico; le piaghe del dolore non soffrono altri contatti, che quello di una mano di donna. Più che nell'amore, la donna svela nell'amicizia l'angelica bontà dell'animo suo.
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Accanto a quello per i figliuoli, intanto, un altro affetto da qualche anno le si era venuto a poco a poco a sedere in cuore Uno di quegli affetti, che, quando spuntano verso il declinar dell'età e dopo lunga e varia e non sempre lieta esperienza di, altri affetti, non sai più dire se nascano dal cuore o dalla testa, anche se il legame che poi ne consegue, dura indissolubile per tutta la vita: come fu appunto quello che strinse per sempre la Parrà, varcato oramai il quarantacinquesimo anno, a Giuseppe Montanelli, che ne aveva allora intorno ai ventisette.
Il Montanelli, nato a Pucecchio nel 181.3, era già noto per alcuni suoi versi romantici, dei quali aveva pubblicato anche un saggio nel 1837,3) e per qualche suo scritto giuridico, quando ottenne, nel 1840, la cattedra di diritto civile e commerciale nella Università di Pisa, L'eloquenza sua calda e fascinatrice, e l'affabilità dei modi gli avevan fatto subito acquistare un grande ascendente sull'animo dei giovani, ai quali parlava più volentieri di poesia e di patriottismo, che di diritto. Si era legato in grande amicizia con Antonio e Pietro Parrà, i quali precedeva solo di qualche anno nella vita, ed era divenuto così uno dei più assidui frequentatori della loro casa. Iniziava egli allora la sua opera di agitatore politico, nella quale poi durò con varie vicende tutta la vita; e sulla cattedra e nelle discussioni pubbliche, e negli articoli di riviste portava un ardore mistico che destava larghi consensi e gli acquistava molti proseliti. Giovane ardente, temperamento romantico e fantasioso, animo di poeta dall'immaginativa fervida, tutto cuore e sentimento, era uno dei più vivaci animatori dei convegni del salotto Parrà; e dovè ben presto fare colpo anche sull'animo della non meno romantica e sensibile Lauretta, con la quale, malgrado la notevole differenza di età, i rapporti si andarono facendo sempre più stretti, fino a concludersi poi, dopo il 1848, con un regolare
i) Liriche di G. MONTÀNBLT,!* Firenze, co' tipi della Giililnana, 1837 in 16 di pp. 64