Rassegna storica del Risorgimento

POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno <1943>   pagina <55>
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Alessandro Poerio e Giuseppe Montanelli 55
La conoscenza del Montanelli fece molto Lene allo spinto del Poe-rio, come si può vedere dal tono stesso delle sue lettere. Credè di aver trovata l'anima gemella, finallora cercata invano : A me non è avve­nuto d'incontrare nella vita gli confidò poi più tardi chi sentisse più veramente meco, e... di tutto il tempo che abbiamo già passato insieme è rimasta in me così scolpita rimembranza che mai si saldo in marmo non si scrisse . E si rammaricava di non averlo conosciuto prima, negli anni suoi migliori:
Ahi perchè d'un gentile
Che fosse a me simile
Nell'arcano pensier, l'invidioso
Fato sì tardi mi largì l'amore?
Ahimè, questo invocato
Che attesi invan nel tempo giovanile,
Perchè mi giunge or ch'io son già passato,
Or che l'autunno mio nel verno muore ?l)
A spiegare in parte questo entusiasmo va tenuto conto dello stato di quasi isolamento spirituale, nel quale, come si è detto, viveva allora il Poerio a Napoli, e di quel che si è detto delle qualità personali del Montanelli: il quale, affabile, immaginoso, di bella voce, di animo mite, con occhi di veggente in sembianze di asceta, aveva tutto quel che occorreva per suscitar subito simpatia in quanti lo avvicinavano, spe­cialmente in un animo sensibile e delicato come quello del Poerio. Si aggiunga inoltre che il sentimento religioso dell'uno vibrava all'unisono con quello dell'altro. Anche il Montanelli aveva avuto la sua crisi di animo in materia di religione. Veramente ne aveva avuta più d'una, e tutte succedutesi troppo rapidamente l'una all'altra. Era stato, succes­sivamente, ateo, sensista, sansimoniano, scettico, evangelico ed infine cattolico.
Dal materialismo raccontò egli stesso nelle sue Memorie (I, p. 82) accettato nella prima giovinezza, pervenni a ricostruire in me i donimi sostanziali del cristia­nesimo, senza alterazione, anzi con aumento delle convinzioni liberali.
indecifrabili)... Congresso... se valgono le pene di averlo convocato. L'Inghilterra non domanda né può domandare la liberazione della Lombardia. Ma si limiterà a domandare l'evacuazione dello Stato Romano e ad appoggiare la revisione dei trattati che ha l'Au­stria colle sovranità minori d'Italia e a fare un memorandum per riforme interne? Se chiedessero (?) queste tre cose il resaltato sarebbe nullo. L'evacuazione si potrebbe otte­nere adesso ma resterebbe sempre a decidere cho avverrà nel caso di rivoluzione del­l'Italo popolo (?) e quando il Papa domanda che poteva contrastare? (il resto è
indecifrabile). Non so dire se questa lettera giungesse a destinazione, né se giunta,
ricevesse risposta.
i') É la lirica A Giuseppe Montanelli,