Rassegna storica del Risorgimento
POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno
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1943
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pagina
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74
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74 Nunzio Coppola
P. Prunas, nella citata nota al Carteggio Tommaseo-Capponi, esclude la congettura del D'Ancona, e dà come probabile il nome Gaetano, integrando così la sigla G."* colla quale quegli firmava le sue lettere; e più tardi poi in una nota aggiunta al voi. IV, parte II, p. 196 del detto Carteggio, conforta la sua ipotesi con un documento dell'Arcnivio viennese, pubblicato dal Sandonà (il rapporto cioè del conte Strassoldo del 9 dicembre 1821 al presidente del dicastero aulico conte Sedlnitzky), in cui il Cobiancbi è chiamato appunto Gaetano. Nessun dubbio quindi pareva dovesse sussistere sul nome e sulla patria del Cobianchi; se non che E. Michel nel Dizionario del Risorgimento Italiano, ad nomen, in un breve articolo, ove non dà nessuna indicazione bibliografica o documentaria, né mostra di aver tenuto presente la diligentissima nota del Prunas, dà al Cobianchi il nome di Gabriele e lo dice nato ad Intra il 7 agosto 1794; e recentemente R. Moscati nel suo bel volume di documenti su Guglielmo Pepe, riportando alcune lettere del Cobianchi dall'Archivio di Stato di Napoli, in nota ad una di esse, a p. 251, lo chiama anche lui Gabriele e rimanda per ulteriori notizie all'artìcolo del Michel. Veramente le due lettere riportate del Moscati (pp. 251 e 265) non portano firma avendo l'editore eliminate tutte le firme delle lettere della raccolta, e perciò non possiamo dire come l'autore le avesse firmate* Ma se esse non portano chiaro e preciso il nome Gabriele, ma solo la sigla G. e se non soccorre nessun altro documento con quel nome, non mi pare che esso possa ragionevolmente sostenersi in confronto del Gaetano, attestato e dalla sigla G.no (la quale non mi pare possa integrarsi diversamente) di una ài queste lettere, e dall'essere stato con quel nome indicato dal conte Strassoldo. Resterebbe la questione del paese di origine: che il Tommaseo ed il Pepe lo dicono milanese, e milanese e suddito austriaco lo fanno ritenere i citati documenti dell'Archivio viennese, mentre il Michel ed il Moscati invece lo dicono nato ad Intra. Ma la questione potrebbe chiarirsi solo se il Michel ci indicasse i documenti della sua asserzione. Nulla intanto osta a credere che il Cobianchi, di origine o di nascita intrano, si fosse poi stabilito a Milano divenendovi cittadino soggetto all'Austria; del che mi pare sia prova inconfutabile la lettera di lui del 16 dicembre 1843 nella quale accenna di aver rifiutata l'amnistia del 1838. Resta, in questo caso, da chiarire come mai essendo egli caduto nelle mani degli Austriaci nella giornata di Rieti, questi non avessero applicato contro di lui, cittadino ribelle, sorpreso colle armi in pugno, le leggi marziali, ma invece lo liberassero.