Rassegna storica del Risorgimento

POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno <1943>   pagina <79>
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Alessandro Poerio e Giuseppe Montanelli 79
I. - CARTEGGIO POERIO MONTANELLI-PARRA D
L. Parrà ad A. Poerio.
L
Caro Sandro
Le nuove molto dettagliate che mi ha dato di voi Beppe Giusti m'incoraggiscono a credere che la memoria che avete di me non vi da ribrezzo, e che se io debbo credere che rivedrete senza piacere il mio scritto, posso anche lusingarmi che sarà senza ripu­gnanza, pertanto persuasa di fare cosa a voi assolutamente endiferente vi scrivo non con quel sentimento di sincero affetto che molte volte mi avrebbe mossa a ricercare direttamente di voi; ma per più materiale mottivo. - Io conto d'essere in Napoli, con le mie due figlie e il marito di una di esse, fra un mese, e volendo dirigermi alla Concet­tala per pregarla di trovarmi e fissar un quartiere comodo e bene esposto, mi trovo impedita, ignorando se essa sia sempre in Napoli, se ragazza ancora o maritata, e quello che è peggio non ricordandomi punto del suo casato. Se non vi rincresce abbiate vi prego la gentilezza di darmi questi raguagli e nel caso che la Concettina non fosse in Napoli ditemi francamente se sarebbe troppo incomodo per voi di fare ricerca di un quartiere con tre camere da padroni e salotti due e uno grande assai per ricevere e far musica; e situato sul mare quanto più vicino che pud esserlo qui mi dicono che a Santa Lucia mi troverei bene; io lo credo perchè è sito assai centrale arioso e con la sua prospettiva del mare.
Giusti mi ha parlato della pubblicazione delle vostre poesie il cuore mi ha forte forte palpitato. Come fare per avere questo libbro ? vorrei averlo subito subito volete farmelo pervenire ne prenderò due copie.
Addio Sandro - parlatemi della vostra salute e credetemi, io ve ne prego, l'amica vostra come sempre Lauretta Parrà.
Roma 1 Aprile 1844.
P. S. - Non so se vi riescila di decifrare questo scritto poco inteligibile d'una mano tremante d'una vista debole'essendo in convalescenza d'una lunga malattia che ho avuto. Abbiate pazienza se ho preferito scrivere da me che servirmi di altri per fare questa lettera.
A. Poerio a L. Parrà.
II.
Napoli, 6 aprile 1844.
Carissima Amica A che, nello scrivermi, tanti preamboli come dì dubbio e diffidenza ? II piacer grande che mi hanno arrecato i vostri caratteri mi è amareggiato dal sentóre che avete sofferto una grave infermità, della quale siete piuttosto convale­scente che guarita. Abbiatevi cura, ed affrettate la vostra venuta a Napoli. Questo clima, ne son certo, non potrà non giovarvi,
*) Le lettere sono pubblicate integramente colla ortografia e colla punteggia­tura originali. In quelle della Porrà, in particolare, lascio intatte le frequenti ine­sattezze grafiche, stilistiche e idiomatiche. Solo qualche rarissima volta aggiungo qual­che segno d'interpunzione per facilitare l'intelligenza del contesto. Gli autografi di quelle del Poerio si serbano presso Iu Labronica di Livorno; quelli della Parrà e del Montanelli sono ora presso di me.