Rassegna storica del Risorgimento
POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno
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1943
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pagina
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81
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Alessandro Poerio e Giuseppe Montanelli 81
L. Parrà ad A. Poerio.
m.
Mio caro Poerio, Roma, 13 Aprile [1844].
23 stato grandissimo il piacére che io ho provato nel ricevere la vostra amichevole e buona letterina, ma di grande dolore è per me il sapere che la vostra salute si risente ancora della sventura avuta e alla quale io ho preso parte più grande di quello che posso dirvi. Io ho pianto con calde lagrime il vostro padre - l'ho sovente alla memoria -Quante cose indimenticabili vi sono state fra lui ed io !
10 vi scrissi ultimamente con doppio fine mi si diceva essere voi il detenuto e aveva la disperazione nel cuore; avrei voluto darvi prova di tutto il mio affetto. Presi il partito di scrivervi per far cessare quel dubbio mi consolo molto che nella disgrazia di vostro fratello possiate vederlo e che il vostro animo sia tranquillo relativamente alla sua innocenza tutti predicono la pronta sua liberazione io l'auguro sopra ogni altra.
Oh quanto mi ha fatto sorpresa e dispiacere la morte della povera Goncetlina 1 io mi faceva una festa di rivederla 1
Mille ringraziamenti, mio caro Sandro, perle informazioni che mi date per il quartiere. Desidero vivamente d'essere a Napoli; non trovandomi bene di quest'aria pesa di Roma, anelo di partire ma non sono assai forte ancora per mettermi in viaggio, d'altronde una delle mie figlie è vicino a partorire. Sono proprio perplessa; fra Vincu-cadine e il martello ho la speranza bensì che fra una quindicina di giorni potrò metter* mi in viaggio senza rischio per la mia figlia. Immaginatevi, mio caro Sandro, che trista cosa sarebbe la mia famiglia in questo momento se non fossimo animate da molte fiammelle che sono indigeni alla nostra natura e ci rendono soportabili e simpatiche anche afflitte come siamo. Io sono amalata e sinora sono stata sempre in letto; io venni in Roma in letto portata qui dalla sciagura. Le mie due figlie si maritarono nel luglio passato, una a un mio cugino Alessandro Cipriaui, l'altra al Conte Fan toni; matrimoni di genio, e non si può meglio assortiti Sofia maritata al Cipriani parti il giorno dopo sposata per Parigi; là le si ammalò il marito che muore a l'età di venticinque anni, dopo due mesi di matrimonio immaginatevi, cosa s[ia io] *) da quel tempo in qua l Per fortuna [ci] amiamo tanto da farci coraggio l'una per amor dell'altra.
Mi scrive Beppe Giusti che mi manderà il vostro libbro quanto prima. Sono impaziente di averlo. Datemi le vostre nuove, vi prego, e quelle del vostro fratello, se volete farmi cosa grata, intanto che io vi esprima a voce i miei sentimenti di costante affezione
Lauretta Parrà.
P. S. Le mie figlie vi inviano (?) cordiali saluti. Avete nuove di Micciechè Palmieri?2)
A. Poerio a L. Parrà
IV.
Napoli, a dì 28 Maggio 1844. Gentilissima Amica Strada del Salvatore, n 5.
11 non esser voi giunta, ed il non aver io ricevu te no tizie dalla lettera del dì 13 Aprile in poi, non lascia di tenermi inquieto. In quella lettera voi credevate poter partire
i) Qui il foglio è lacero.
2) È il palermitano Michele Palmieri di Miccichè, esule in Francia* Aveva anche lui favorita la rivoluzione di luglio per Luigi Filippo, dal quale speravo molto per le cose d* Italia. Vedi, anche: M. Rosi, Dizionario del Risorgimento Nazionale, ad nomen.