Rassegna storica del Risorgimento
POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno
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1943
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pagina
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87
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Alessandro Poerio e Giuseppe Montanelli B7
preservatevi da l'umidità in spece quella della prima sera e della note:-dopo i patemi d animo, non v'è nulla di peggio che il sereno, la guazza, come pure le impressioni di freddo istantanio, informatemi sempre con dettagli della vostra salute e di quella dell'ottima vostra madre. Vi mando un numero della rivista. So quanto v'interessate alle cose della Toscana, ci troverete delle notizie che non vi saranno indifferenti: per* coretelo. Senza la consapevolezza di Giusti furono stampate le sue poesie, cosa che poteva aspettarsi e li era stato predetto.*) Esso ha dispiaciuto ai suoi amici ripudiandoli in un'avertenza in capo a una raccolta di sue poesie serie dedicate alla d'Azilio. 2) vi manderò questi due libri per la prima occasione oportuna.
Rosini sta benone ed è al solito il più felice dei letterati, lo vedo assai spesso e li fard i vostri saluti alla prima sua visita. Non vi do notizie di qua, essendo a Napoli la Peruzzi non vi mancheranno. Qui in Pisa v'è gran moto nell'Università, a gara fra le più grandi capacità parlano con una libertà da stordire. La mia Emilia vi saluta cordialmente, il BUO marito è precisamente il figlio del commissario di Pistoia che avete conosciuto. Montanelli vi è grato di averlo rammentato, arde di conoscervi.
Ho rimorso di avervi scritto tanto con un carattere che temo essere indecifrabile. Stando in letto non so far meglio, tanto più che sono debole assai... indovinate almeno le mie espressioni d'affetto. Datemi il più spesso che potrete senza vostra noja, le nuove vostre, mio caro amico, e in tutto quello che vi agrada. Stimatemi desiderosa di dimostrarvi l'immensa mia amicizia
Pisa 11 Dicembre Lanwtta Parrfl'
P. S. Ditemi se gradite che metta l'indirizzo della vostra casa sulle lettere.
IX.
Pisa 17 D.> 1844. Mio caro Poerio.
Nel ricevere la vostra lettera in data del cinque,3) provo grandissima prevenzione di non avere da voi una paróla su lo stato della vostra salute. L'ottava infusa di nuove bellezze, ha eccitata la meraviglia e l'ammirazione di persone di alto sentire e di molto sentimento. Io vorrei potervi dire quanto è proclamata sublime tutta quella vostra poesia regalo veramente magnifico del quale siamo molti a ringraziarvi. Sono bensì tanto dispiaciuta di trovare soppressi i due bellissimi versi E si chiaro ecc. Ch'ella sdegna ecc.4) con pensiero tanto vero, detto cosi divinamente, che ferma tanto, peccato 1 peccatoli
1) Su questa edizione, stampata a Lugano all'insaputa del Giusti, e che il Giusti chiamò una furfanteria, vedi quanto ne scrisse il Martini nell'appendice XIV nel cit. Epistolario del Giusti, voi. IV, p. 184.
z) Slot È la marchesa Luisa D'Azeglio, moglie di Massimo, alla quale il Giusti dedicò l'edizione dei suoi versi stampata a Livorno nel 1844. Sulle pretese relazioni di lei col poeta, vedi: F, MARTINI, nel cit. voi. IV, p. 243 ss.
3) Questa lettera manca.
4) Sono Ì versi 5-6 della prima stanza della lirica intitolata La Noite, nelle edizioni a stampa; e Meditazione nelle citate Poesie inedite, i quali furono corretti e ricorretti poi parecchie altre volte. Nella redazione della Lauretta dicevano:
E si chiaro il sentir nell'alma infuso Ch'ella sdegna adombrarlo di parole.