Rassegna storica del Risorgimento
POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno
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1943
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pagina
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89
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Alessandro Poerio e Giuseppe Montanelli 89
X.
Pisa 26 Dicembre. Mio caro Amico
Io vi ringraziai della magnifica poesia che m'inviaste con una vostra lettera del di 2 di Dicembre1) e vi avvisai ancora di aver ricevuto la vostra letterina in data del 5 con la correzione della prima ottava. Oggi, per vostra quiete, vi prevengo d'essermi pervenuta in questa mattina la cara vostra lettera del 19 nella quale avete trascritto nuovamente ricorretta la solita prima ottava, come vedete ho esattamente ricevuto tutto quello che mi avete mandato io ho creduto di dirvelo nelle mie lettere ; ma vi ho scritto qualche volta in tale stato di debolezza da non poter esser letta per l'orrido scritto, né intesa per la confusione delle idee. So benissimo che non vale a nulla le esclamazioni del mio entusiamo per i vostri versi cancellati o no ; pertanto mi astengo di parlarvene; ma, Poerio ! come mi affliggete dimostrandomi di temere d'essermi importuno ! come mi fate veder chiaro che la vostra amicizia è tutto effetto della vostra buona qualità, della gentilezza della vostra anima e non del vostro modo di pensare di me, né del vostro modo di sentire a mio riguardo. Non vi voglio più scrivere; sì voglio anzi scrivervi; ma non mi dovete far complimenti, per gentilezza, onde abbia l'illusione che è naturalmente che agite con me, con tutta confidenza come se io vi fossi sorella. Se pensassi al mio piacere soltanto io vorrei che tutt'i giorni di posta aveste un pentimento, cosi riceverei tante vostre lettere e leggerei sempre qualche cosa di nuovo di voi, questo è la pura verità.
È con gioia grandissima che sento essere la vostra salute migliorata, come purè quella dell'ottima vostra Madre. Io spero tanto, che presto presto sarete perfettamente guarito, come vivamente desidero. Io sto bene e ho avuto la consolazione d'abbracciare l'altro giorno la mia povera Sofia, di ritorno da Bologna. Se sapeste che cosa è l'abbracciare una figlia infelice ! Ma starà poche settimane qui, siccome quello che giova più al suo spirito è il movimento è stato progettato un viagetto a Milano o Venezia da mia sorella Mazzacurati e uno dei miei figli.
Io vi ringrazio della gentilezza che avete di volermi mandare la strenna con
una Vostra poesia, una poesia su Bellini ! 1 Sento già qualche cosa di quel molto
che mi farete provare. Ho consegnato le poesie del Giusti a un amico che mi
ha promesso di farvele pervenire sino a casa vostra. Rosini 2) è da diversi giorni
in letto con una specie di mal di petto, sta meglio da tre giorni. Non occorre,
credo, il dirvi che tengo custodito gelosamente quello che mi mandate di poesia.
Aspetto i vostri ordini e saranno eseguiti scrupolosamente e con amore. Per adesso
non si pubblica la raccolta, come vi scrissi ultimamente. Se conoscete la Chiara
Galbiati e la vedete salutatela per le mie figlie e per me, l'è una cara nostra
amica Gradite di Sofia e di Emilia come pure di Fantoni e di Montanelli tanti
saluti. Credetemi vostra come sempre
afl">* amica
Lauretta P.
1) Anche questa lettera e l'altra del 19 mancano.
2) Il prof. Giovanni Rosini, lettore di eloquenza italiana nell'Università di Pisa, autore, tra l'altro, del romanzo La Monaca di Monza, col quale credeva di aver oscurato / Promessi Sposi 1 Un caratteristico profilo, ne dà in una sua lettera al padre Vittoria Manzoni, nel cifc. voi. Mansioni intimo, I, p. SO.