Rassegna storica del Risorgimento

POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno <1943>   pagina <90>
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90 Nunzio Coppola
XI. Caro Amico
Mi ha afflitto immensamente la vostra lettera in data del 19 marzo ricevuta ieri mattina giorno senza corriere per l'estero. Priva delle vostre lettere da dei mesi non ho voluto attribuire il vostro silenzio a peggioramento di salute; io credevo di avere delle buone ragioni per supporre altra causa alla privazione in cui stava delle vostre nuove. Io sono convinta, mio caro Poerio, che avete necessita di cambiare aria. Dio faccia che la madre vostra si ristabilisca presto in salute, io lo desidero vivamente per lei, poverina, e per voi. Quieto sul conto suo migliorerete per questa quiete, e potrete fare il vostro viaggetto in Toscana, il quale io sono convinta vi guarirà radicalmente. Conosco per esperienza mia, gli effetti della cura dell'aria; ho viaggiato in letto in stato deplorabile per cambiar aria e ciò m'ha salvato: è con fiducia grandissima che io vi esorto a muo­vervi il piùpresto che potrete, e per il più lungo tempo che potrete. Non ho ricevuto, disgraziatamente, la vostra lettera, né la strenna inviatami per il maestro Biagi. So pur troppo che da dei mesi sono in Napoli i due libretti del G. che vi mandai come vi avevo annunziato, non consegnandoli a nessuna amministrazione di vapore; ma inca­ricando un mio amico, Pietro Zaneli, figlio del Console Austriaco in Livorno, il quale li diede a un amico che partiva per Napoli il quale, giorni sono, ha scritto il perchè se li riteneva ancora presso di sé; ma di tutto questo ve ne parlerò in una mia lettera che vi sarà presto rimessa da un mio caro amico che fra qualche giorno sarà in Napoli, esso ha passato qualche mese qui in questo inverno: in questo momento egli è in Fi­renze; dopodomani sarà in Pisa e dopo pochi giorni partirà per Napoli. Per lui vi riman­derò le serie e le giocose di G-. poi che dispero che riceviate mai quelle già inviatevi. Il mio amico è una cara, cara persona, molto istruita d'ingegno, di grande modestia, trove­rete in lui tutte le qualità pregevoli della sua nazione e nessuno dei suoi difetti; esso viaggia per salute: son persuasa che sarete contento di lui: solo vi conosce di fama e poi anche per tutto il male che li ho detto di voi anela di fare la vostra conoscenza. La pubblicazione della raccolta a voi nota ha sofferto una nuova dilazione per causa del Gioberti: da lui si aspetta un lavoro che fa espressamente. Saranno eseguiti i vostri ordini relativi alle mutazioni e correzioni della vostra lirica. State poi tran­quillojper la stampa della medesima, poiché non vedrà luce senso che abbiate veduto da voi le prove.
Qui pure è piovuto sempre ! dicendo qui, intendo in tutta la Toscana; ultimamente si temeva in Firenze di una nuova inondazione: è da qualche giorno che il tempo e bello Con i cattivi tempi dei giorni scorsi io aveva il dolore di sapere la mia Sofia in mare, essa andò in Corsica con un mio fratello per fare qualche cosa S... distrarsi ! povera Sofia 1 Avendo là delle amabili cugine, in quindici giorni è andata e tornata senza quasi vedere sole ! Un mio figlio mi ha scritto da Firenze esservi stato là, giorni sono, una tempesta orribile, la grandine rompeva i tegoli dei tetti e i fiilmini si succedevano quasi .Senza interruzione. Ve in Toscana il furore delle strade di ferro. Si lavora a tre di esse compiendo quella da Livorno a Firenze e facendo quella di Siena che deve congiun­gersi con quella, e l'altra da Pisa a Lucca, ma presto saranno incominciate altre im­portantissime per la Lombardia e per la via di Roma dalla Maremma Pisana. Addio, amico mio, scusate tutte le prolissità di questa lettera lunghissima e insipida. Dio vi dia salute e quiete di spirito quanto ve lo augura
la vostra alT.10* Amica
L.P.
Pisa 24 marzo.
P. S. - Le mie figlie vi fanno i loro complimenti. La mia salute migliora sempre.