Rassegna storica del Risorgimento

POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno <1943>   pagina <92>
immagine non disponibile

92 Nunzio Coppola
xin.
Mio caro Pocrìo,
Sento immenso dispiacete per la poca vostra salute di questi ultimi tempi, io mi lusingava che foste in campagna e in buona via di guarigione. Per amor di Dio cambiate aria e procurate di distrarvi: credetemi questi sono rimedi elìcaci e pronti. Sto tutt'ora nella speranza di rivedervi per la luminara. Sarebbe tanto favorevole quella circostanza per farvi rivedere delle conoscenze non solo d'Italia ma anche forestiere essendo grande il concorso in quella festa. Verrà Manzoni; la figlia è già qua con la sua zia]) la Mar­chesa d'Azelio moglie del romanziere e paesarista. Giusti sarà nostro vicino essendo invitato da Montanelli che mi sta quasi accanto.
Mi rincresce tanto di non aver veduto il signor Palermo, esso mi ha fatto pervenire la vostra lettera,2) ma nessuna delle mie conoscenze sanno che sia stato in Pisa. Mi contraria che per più volte non abbiate trovato Fra teau a casa. Sono persuasa che e dispiacente di non praticarvi quanto vi ama ma sappiate che è lontano da volervi trascurare. Esso è andato in Napoli espressamente per stare, prima di ritornare in Francia, con una signorina inglese che ama questa signorina è molto ammalata, è tisica! e va sempre peggiorando; da poi che Fra teau è in Napoli essa è stata molto male: vedete che merita compassione e va scusato.
La vostra ottava sarà stampata con l'ultimo vostro cambiamento Se venite in Toscana rivedrete le prove da voi; altrimenti ve le manderò da pertutto dove sarete. La raccolta non sarà pubblicata per le luminare essendo stato rigettato dalla censura una lunga novella del Guerrazzi e altre cose : conviene per tanto aspettare Gioberti che scrive essere in ritardo per angustie avute, e altri, che fanno desiderare le cose promesse.3)
Mi disdico del matrimonio del Giusti, era una ciarla, invece esso ha lavorato, ha fatto nel suo genere: Il papato di prete Pero, e Gingillino ne ho sentito alcuni brani belli al solito, e un intercalare molto ortodosso. Bosmi è un poco indisposto si racconta che dice che ancora che sente di non poter vivere che ha mandato a prendere il prete e ha mandato alla Ferracci 4) un ultimo ricordo consistente in una stampa con una figura che rappresenta la Gloria, e fa tutto questo per interessare la Ferracci della quale e innamorato: raccontate a Frateau l'anedoto e diteli che è Giorgini che ieri sera dava per certo questo fatto rifacendo Rosini agonizzante. Salutate tanto Frateau che amo moltissimo.
Montanelli mi dice di dirvi che andrà a Napoli per conoscervi se non venite in Toscana.
Sono impaziente di leggere la lirica su Canova, chi sa quante bellezze racchiude voi che non sapete fare che sublimi cose. La raccolta del Puccini sarà un libro prezioso da quello che sento dire. La stagione che qui abbiamo è incostante all'eccesso abbiamo delle giornate di state frammischiate con altre da inverno e domina tutt'ora la pioggia.
Addio mio carissimo datemi buone nuove della vostra salate di quella della vostra madre ditemi che vi rivedrò presto e gradite mille complimenti per parte di tutti di mia famiglia. aff<ma mnìca
Credetemi vostra come sempre Lauretta Parrà.
Pisa 29 Maggio.
i) Zia, cioè, e cognata: giacche la Luisa Maumary, giil vedova di Enrico Blondel, suo zio e fratello della Enrichctta prima moglie di Alessandro Manzoni, aveva poi sposato in seconde nozze il D'Azeglio, a sua volta vedovo della Giulietta, altra figliola del Manzoni.
2) Anche quest'altra lettera del Poerio manca.
3) Né 11 Guerrazzi né il Gioberti compaiono tra j collaboratori della raccolta.
4) Caterina Franceschi Ferrucci, moglie del latinista Ferracci, professore nella Università di Pisa, nato a Nomi, morto a Firenze (1803-1887), poetessa e scrittrice.