Rassegna storica del Risorgimento
"RIFORMA (LA)"; COLONIE ; GIORNALISMO
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Inizi di giornalismo coloniale La Riforma 1881-1887 105
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INIZI DI GIORNALISMO COLONIALE LA RIFORMA 1881-1887
Alla esatta comprensione e valutazione della lotta interna su problemi e sviluppi della prima politica coloniale italiana giova assai la lettura di giornali del tempo, come valido esempio della ripercussione di atteggiamenti di alcune correnti dello spirito pubblico.
Su tali prese di posizione e toni di polemica sono utilissime le annate del quotidiano La Riforma, il giornale che veniva rappresentando sostanzialmente il pensiero t ufficioso di Crispi e del suo circolo. -0
Le rivendicazioni coloniali italiane furono costante preoccupazione del gruppo e fin dal sorgere del giornale se ne delincano soluzioni e variazioni. Negli anni 18811887 il programma è ben chiaro e, nell'ambito della propria tattica metodologica, assai completo.
Naturalmente l'opposizione alla politica coloniale ufficiale non è che un momento di un più generale tentativo di revisione degli orientamenti del Governo, accusa Lo dagli uomini della Riforma di mancanza di un giusto, efficace, provvidente indirizzo (1 gennaio 1881), tanto più che e qui ritorna la ben nota polemica sulla non unità spirituale dell'italiano all'indomani dell'unità è difetto degli italiani di conoscersi poco (4 gennaio 1881).
Gli uomini della Rifórma appartengono a quel tipico indirizzo politico che professa una condotta fedele a idee di democrazia legittimista; in certi spunti del problema coloniale sono legati ad un umanitarismo di sapore illuministico, in quel dichiarare che la colonizzazione italiana ha da essere rimprovero vivente a tutti quegli altri europei nella idea dei quali colonia è sinonimo da sfruttare (28 giugno 1882), mentre potrebbe essere per l'Italia un conforto alla sua produzione ed uno sfogo al suo lavoro, tanto più che viaggiatori italiani furono e sono coloro che hanno sollevato tanta parte dei veli africani, e hanno aperto in Àfrica così varie vie al progresso europeo (17 aprile 1882).
Umanitarismo e razionalistica fede nel progresso ad infinitum, che sono però sorrette dalla romantica convinzione di una influenza da esercitare a favore della libertà e della nazionalità (15 febbraio 1882); e questo soprattutto detto di fronte agli Arabi d'Egitto, i quali solo possono accettare <c quella civiltà cioè che, rispettando completamente la loro fede, le loro tradizioni, i loro costumi, li conciliasse sin dove era possibile con quel progresso che, arrestato, scomparso anzi da secoli in Egitto, aveva progredito di tanto in Europa (15 gennaio 1882).
Da una parte sono ben chiari i pericoli che l'emigrazione nelle terre americane 2) può recare alla forza politico-economica italiana, dall'altro vengono sottolineati, invece, con simpatia, gli orientamenti dell'esplorazione italiana, che dimostra, su un piano
i) Si pubblicò dal 1867 al 1896 e fu fondato da F. Crispi, F. De Boni, B. Cairoli, G. Garcassi e A. Bertani. Negli stralci che pubblichiamo, la data tra parentesi indica il giorno dell'uscita del giornale.
2) 21 gennaio 1883: tutta la vita Italiana, che la si porta, attraverso i mari, in paesi già civilmente e politicamente costituiti, è tutta vita sottratta alla madre Patria. Certo, i commerci nazionali se ne giovano, ma l'importanza politica dell'Italia non se ne accresce, e non sene accresce nemmeno la ricchezza.