Rassegna storica del Risorgimento

BASSANO ; UNIT? ITALIANA ; CONGRESSI
anno <1917>   pagina <596>
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Q. D. JMtelM.
III. Cittadini veronesi, cittadini di tutte le provinole libere del­iri lalia, all'armi, all'armi. La Repubblica Francese, grande e gene- rosa, ci ha sciolti da un giogo dispotico, noi domandiamo e giù- riamo di voler la Libertà; ma questa domanda, ma questo giuramento
* dev'essere appoggiato dalla forza armata .
IV. Per divenir dunque veramente liberi, che ci abbisogna, o o cittadini? Porse la sola domanda, il solo giuramento di volerlo es-
* sere? Mai carta, mai protesta arrestò la prepotente avidità der 11- ranni. La baionetta, il! Cannone sancirono sempre le proteste e le pi-mrilej ne mai vi è stata consistenza politica laddove abbiasi dimena
* ticàto la forza armata, sostituendovi la sola, la debole, la fallace diplomazia. Cittadini, volete esser liberi, volete esser uniti? Ebbene <c armatevi, accorrete sotto gli stendardi della Ragione, e siate certi, "- che, al solo annunzio della vostra energica risoluzione di sostenere coli'armi alla mano la vostra indipendenza, al solo grido di Libertà o Morte, si dissiperà, come nebbia al vento, ogni interna fazione,
* vi farete rispettare al di fuori, e la pace seguita dia tutti i beni sarà il frutto del vostro coraggio .
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Sono passati gli anni, sono succeduti i fatti più grandiosi che mente umana possa immaginare, l'Europa ha cambiato e sta cam­biando ancora fàccia; ma queste Tenta nulla hanno perduto delta loro efficacia ; anzi l'esperienza, che ne abbiamo fatto e ne stiamo* facendo noi, in Italia, ha conferito ad esse la più luminosa delle con­ferme, bell'ambiente parigino (dove si trovò tanto a suo agio che aposò una parigina, Carolina Hubert), il Polfraucesohì ebbe subito la opportunità di rafforzarsi nelle sue convinzioni ; e da Parigi, il SO set­tembre, nel dar relazione di quello che aveva fino allora fatto,, trovò Il modo di dare al Governo centrale di Verona dei consigli civili, che oggi nanncuin forte sapore di attualità. ifl PolJrameesebi, appena arrivato a Parigi, erasi recato a presentare i suoi omaggi al gene­rale Augereau, col quale doveva essere entrato in stretta relazione "nei tre mesi (maggio-lugMo) che il generale tenne il comando del di­stretto di Verona; e quando, il 18 settembre, ebbe ricevute le com­mendatizie del Governo centrale di Verona, ritornò da lui per racco­mandargli nuovamente la.causa della Terraferma. Non poteva il Pol-Irancesobi desiderarsi, in quel momento e presso il Direttorio, un appoggio più autorevole e più potente; perchè, come è noto, senza i metodi spicciativi del gen, Augerèàu, il colpo di stato del 18 frutti­doro noa sarebbe riuscito. Il Direttorio, il quale effettivamente rite-