Rassegna storica del Risorgimento
anno
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1943
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pagina
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114
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Xl4 Libri e periodici
insieme a quelli della raccolta G-ìnori Conti che pef essere stati pubblicati in un catalogo poco accessibile agli studiosi possono considerarsi anch'essi come non noti.
Quale il valore dei documenti? La personalità di Antonio Drouot è già eloquente e sufficiente risposta. Valoroso artigliere, barone dell'Impero nel 1810, aiutante di campo dell'Imperatore, conte dell'Impero nel 1813, Governatore dell'Elba, e, infine, capo dell'artiglieria della guardia imperiale a Waterloo, meritò il titolo di saggio della grande armata e mori Pari di Francia. La sua fedeltà a Napoleone non fu mai prona acquiescenza. Il suo desiderio di accontentare Napoleone, di prevenire anzi tutto ciò che potesse riuscirgli gradito,Io spinge ad informarlo delle cose più minute e a non muovere foglia senza che l'Imperatore si sia pronunziato. Tuttavia egli disapprovò la partenza di Napoleone dall'isola d'Elba. Ciò non gli impedì di combattere valorosamente a Waterloo.
Una caratteristica dei rapporti di Drouot all'Imperatore, posta in evidenza dal Michel, è la seguente: essi si somigliano, salvo poche eccezioni, nella forma in cui sono stilati. Risultano di tre parti distinte: la prima è il rapporto vero e proprio (che versa sempre su un solo argomento specifico); la seconda è la decisione di Napoleone apposta sullo stesso foglio in alto a sinistra; la terza, in calce al foglio, consta delle annotazioni dei provvedimenti presi dal Governatore in esecuzione agli ordini dell' Imperatore. Naturalmente quando manca la decisione imperiale, mancano pure le postille del Drouot. Gli ordini diretti di Napoleone al Governatore sono scritti nella forma che è nota ai cultori di studi napoleonici: cioè tutti di seguito, senza punti e a capo, e con la abituale formula di saluto: Che Dio vi abbia nella sua santa guardia.
1 dieci mesi di soggiorno napoleonico all'Elba appaiono dai documenti raccolti e pubblicati dal Michel documentati anche negli episodi della più ordinaria e minuta amministrazione. C'è ovunque il segno di una volontà superiore che non teme di cadere nel ridicolo, e tratta con la serietà più assoluta delle pratiche più piccole e insignificanti. Gli è che Napoleone aveva portato all'Elba il suo abito mentale, la sua forma di governare, e aveva saputo dosare nella pratica quotidiana al loro proporzionato valore i modesti affari della piccola isola. Il Michel ha contribuito a rendere più chiara ed intelligibile la situazione dell'Imperatore all'Elba con una sua acuta prefazione e con note opportune, si che questo carte dell'Archivio Drouot non ci appaiono come documenti nudi, ma rivestiti dell'atmosfera che fu loro naturale. GAETANO FÀLZONE
GIOVANNI FERRETTI, Luigi Amedeo Melegari a Losanna; Roma, Vittoriano, 1942-XLX, pp. 368, in 8*. L. 45.
La vita di Luigi Amedeo Melegari dalla spedizione della Savoia sino alla sua breve dimora in Parigi ed al successivo ritorno in patria (1848), è narrata in questo XV volume delle e Memorie dell'Istituto, sulla scorta di copiosi documenti ricercati ed usati con acuto senso storico e con fine intuito psicologico.
Chi presenta sulla scena il Melegari esule non può naturalmente allontanar da lui il Maestro; e però largo posto viene dato in questo volume del Ferretti ai rapporti del Mazzini col Melegari, e lumeggiati sono anche i rapporti del Mazzini stesso con la singolare e delicata Maddalena, e cioè con Moria Carolina Mandrot, che diverrà poi sposa dello stesso Melegari.
L'A. non si lascia mai sedurre, nemmeno in questa parte cosi delicata della narrazione* dal facile richiamo a costruzioni ed a considerazioni passionali, ma, pur tenendo conto di quelle molte e varie passioni che sempre agitano la vita degli esuli, procede pacato e sereno, fedele ai dettami della scienza storica, preferendo in ogni oaso di illuminare quelle situazioni politiche e quello vicende e quei contrasti diplomatici che 8ono, in gran parte, provocati dalla presenza nel suolo svizzero dei pericolosi esuli italiani vigilati dall'Austria e dal Piemonte, e del grappo dei polacchi.