Rassegna storica del Risorgimento

anno <1943>   pagina <115>
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Libri a periodici
Anzi si può dire che è proprio all'ambiente politico e sociale della città di Losanna e di altre città e cantoni svizzeri, dove il problema del l'emigrazione st ramerà è pia agitato, è a codesto ambiente che rivolge il ano più attento studio PA.; e dobbiamo pur rilevare che egli lo ha reso manifesto chiaramente non solo col sussidio di ricerche archivistiche della massima importanza, ma anche con investigazioni e conoscenze di carattere personale. Cosi personalità, ambienti familiari, ambienti cittadini, spirito pubblico, atteggiamenti e provvedimenti di uomini di governo restano precisati e spiegati con assòluta evidenza, ed in guisa da lasciare convinti appieno.
Altrettanto pud dirsi del Melcgari la cui vicenda serve per riannodare e coordinare tutta la narrazione. La sua figura politica e morale, prima e dopo il fatale distacco dal Maestro, viene esaminata con assenza di ogni preconcetto, ed illustrata con amorevole e serena comprensione.
Il volume e stato diviso in due parti, di mole pressoché uguale: esclusivamente narrativa la prima, e documentaria la seconda.
Ce n'è quanto basta per esaurire l'argomento, o, almeno, per svolgerlo nel modo migliore che sia oggi consentito.
E però il volume figura molto degnamente nella cospicua raccolta delle Memorie,
che formano una benemerenza riconosciuta del B. Istituto per la Storia del
Risorgimento.
PIERO ZAMA
ANTONIO M. DALLA POZZA, Nostro Risorgimento, Lettere dal carteggio dei marchesi Gonzati su Vicenza nel Quarantotto, con una premessa sul carattere unitario del­l'insurrezione; Firenze, Felice Le Monnier, 1941-XLX, in 16, pp. LXXI-143. Lire 25.
Non poche cose ci attendiamo, che illuminino particolari problemi del nostro Risorgimento, dall'attività di ricercatore del professor Dalla Pozza in quella Ber-toiiana di Vicenza da lui diretta; e particolarmente la pubblicazione del caratteristico grappo delle carte Lioy, con i suoi notevoli autografi di Ferdinando TV, del quale ebbi già a dare una vaga notizia, di recente, nell'Archivio Storico di Malta, a proposito di una lettera di Orazio Nelson, che conferma, senza equivoco, come altre già note, il riconoscimento incondizionato, in quel tempo, della sovranità napoletana sn Malta.
Intanto, abbiamo qui quest'ai tro non meno caratteristico gruppo delle carte Gon­zati. uno specchio del modo minore, onde, in un ambiente da Piccolo Mondo Antico, si rifrangevano, nel fatale Quarantotto, le maggiori luci folgoranti dalla resistenza di Venezia e dalla mobile, ardente attività dei volontari operanti nel Veneto ad argine degli irrompenti rinforzi absburgici.
Spesso, in queste lettere, un garbato pettegolezzo, commenti ironici di cose e di situazioni, chiazzano di querule ombre la decisa passione per le grandi cose, che si agitano dentro e fuori le mura di Vicenza investita. Discorrere familiare, che fa segno del buon umore con il quale creature talora umili gli stessi servitori di casa Gon­zati accettano le durezze e gl'impacci, che reca la singolare prova, alla quale si trovò, di repente, sottoposta, dopo mezzo secolo, o quasi, di quiete, la piccola società vicentina. Di più vivace piglio, spiritualmente ironica, la critica delle donne all'incer­tezza di propositi di giovanotti e di adulti nel breve raggio di relazioni e di conoscenze familiari e cittadine, minori preoccupazioni di affari e di comodità personali, con lo sfumature di affetto. Il tutto mescolato* bonariamente, a tristi interessi domestici, minori preoccupazioni di affari e di comodità personali, con le sfumature di affetto*, ohe il travaglio dell'ora incita e colorisce*
Certo, da simili carteggi lo schema eroico tradizionale di quelle giornate e di quelle anime riesce alquanto, sempre, sminuito, ridotto alle proporzioni di un'umanità cor­rente, borghese. Ma, anche, nella riduzione, più comprensibile umano, giustificativo,
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