Rassegna storica del Risorgimento
DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; CAVOUR, CAMILLO BENSO DI ; SALMOUR,
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1943
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Giulio Del Bono
i consiglieri della Corona potevan esser scelti fra uomini devoti alla monarchia e che già l'avessero servita, ma che non avessero mai partecipato agli eccessi della reazione.
Tali erano i punti principali delle istruzioni consegnate al Salmour, e che spiegavano il pensiero di Cavour.
II Salmour giunse a Napoli il 9 giugno. In quei medesimi giorni arrivarono pure l'austriaco barone Hiibner, in ambasceria straordinaria, quel medesimo a cui Napoleone nel ricevimento diplomatico di capo d'anno a Parigi aveva rivolto parole che erano suonate squillo di guerra; l'inglese lord Elliot, il francese barone Brenier, nuovi ministri che riannodarono le relazioni dei loro paesi con Napoli interrotte nel 1856; ed il russo Easselef. Tanti diplomatici e altrettanti consigli o pretensioni: l'austriaco doveva tener fermo Francesco II nei propositi intransigenti del padre; l'inglese consigliare una larga amnistia e una forma di Governo che si accostasse al rappresentativo senza precisarne il tempo né il modo, ma dissuadere il Governo da un'alleanza con l'Austria che avrebbe permesso alla Francia, se vittoriosa, d'insediare il Murat a Napoli, ed anche col Piemonte perchè a Londra si temeva che un tal legame avrebbe impedito alle Due Sicilie di gravitare nell'orbita inglese; *) il francese limitarsi a consigliare riforme che, accettate ed applicate, avrebbero anche forse stornata la violenza della rivoluzione che si preparava, ma, anche lui, non svegliare sospetti che il governo francese si adoperasse a che Francesco II dichiarasse guerra all'Austria;2) il russo astenersi da suggerimenti diretti,3) ma ammonire il governo di essere saggio e prudente.
Neppur la missione di Salmour ebbe fortuna; perfino il generale Carlo Filangieri principe di Satriano, presidente del consiglio dei ministri e ministro della guerra dal 10 giugno, sebbene propenso a concedere una costituzione di tipo napoleonico, le fece buon viso. Ma la maggioranza, con a capo il reazionario Ferdinando Troja, le fu nettamente ostile, e in questo sentimento fa sostenuta dall'austriaca regina vedova Maria Teresa, dall'Hùbner, dall'Elliot, sicché il 15 giugno, quando Francesco II ricevette in udienza solenne il Salmour, si limitò a esprimergli il desiderio che le relazioni di parentela tra le due dinastie diventassero più intime.*)
1) Cart. cit.f 243. ZAZO, La politica estera del regno delle Due Sicilie, Napoli, 1940, pp. 99 (nota 2), 107.
2) BIANCHI, cit., p. 126.
3) Cart. cit. 236. *) Cart. cit., 254.