Rassegna storica del Risorgimento
DUE SICILIE (REGNO DELLE) ; CAVOUR, CAMILLO BENSO DI ; SALMOUR,
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Giulio Del Bono
sembrava essersi smarrito per il colpo inatteso, risorse subito coi più arditi propositi. Cavour dichiarò apertamente che lungi dal darsi per vinto avrebbe d'ora innanzi agito con maggior audacia, e trovandosi a Pressinge, dai De la Rive, disse: Ce n'est pas en arrière qu'il convieni se regarder* mais en avant. Nous avons suivì une voie, elle est eoupée, he bien! nous en suivrons une autre. Nous mettrons vingt ans à faìre ce qui aurati pu etre accompli en quelque mois. Qu'y pouvonsnous? D'ailleurs FAngleterre rCa encore rìen fait pour VItalie, d'est à son tour maintenant. Je m'occuperai de Naples; on m'accuserà d*ètre un révolutionnaire, mais avant tout il faut marcher et nous marcherons . *) Questa idea non era vaga, era di fatto nel suo programma per così dire classico, osserva il De la Goree, di vecchio cospiratore.
A Villafranca furono lasciati troppi problemi non risoluti perchè il Governo sardo potesse pensare alle Due Sicilie, tanto più che il nuovo ministero non era da tanto da poterli affrontare, né tanto meno preparare una possibile azione futura. Il generale Dabormida, nuovo ministro degli esteri, il 21 richiamò con lettera il Salmour e il 25 ne incitò il ritorno con questo brusco telegramma:
Ho avuto l'onore di farvi conoscere, con mio dispaccio del 21 corrente che S. M. aveva posto fine alla vostra missione.'Non è più il caso dunque di continuare un negoziato che sarebbe lungo e spinoso. Del resto io non so quali concessioni noi potremmo fare al Governo di Napoli.
L'ultimo periodo dimostra che il Dabormida non aveva ben capito il pensiero di Cavour, nel suo fine e nelle sue conseguenze. Forse in tali riguardi, avevano mostrato maggior acume il Re e i ministri napoletani I
Il Salmour parti da Napoli il 9 agosto senza aver nulla concluso.
t GIULIO DEL BONO
i) CmALA, Lattare odilo ed inediti di Camillo Cavour, Torra*, 1884-1887,
voi. m, lett. GCXXDC
*) DE LA GOBCE, Histoire da second empire, Parigi, 1894-1904, voi HI, p. 373.