Rassegna storica del Risorgimento
POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno
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1943
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pagina
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163
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ALESSANDRO POERIO E GIUSEPPE MONTANELLI
LORO CARTEGGI INEDITI, CON AGGIUNTA DI ALTRI CARTEGGI COL POERIO
(Continuazione - Vedi Rassegna Storica del Risorgimento ,fasc. 1,1943-XXI)
L. Parrà ad A. Poerio XVI.
Sono piena di speranza, mio caro Poerio, che Paria di campagna abbia molto giovato alla vostra salute, io ho, vi assicuro, grandissimo desiderio d'averne la certezza da voi stesso. Se, dandomi questa bramata notizia, agiungerete quella ancora della perfetta guarigione della ottima vostra madre, la vostra lettera non mi lascerà niente da desiderare.
Non vi sorprendete se la raccolta delle poesie non è anche stampata. Le persone che se ne occupano sono sbandate in questo momento di cure d'acque, due di questi sono per tornare da Recoaro dove la Furinola pure è stata a fare la cura, di dove non è ancora tornata. Sapete poi come in Toscana facciamo tutte le nostre cosine con flemma 1 non pensiamo mai alla morte, questi anni che scorrono lisci, lisci senza nodi ci paiono secoli, dalla noja.
Si parla assai in favore del vostro congresso dei scenziati. Si predice che il concorso sarà grandissimo. Vedrete molti Toscani a quello che sento; io vi dirigerò dei miei amici, se me lo permettete* Qualche volta parliamo in famiglia di cogliere quest'occasione per Vedere Napoli che è la nostra gran voglia da molto tempo; ma non mi par di vederci l'energia necessaria per prendere una favorevole decisione; e questo dipende da l'essere incinta la mia figlia Emilia e io sempre molto debole per la lunga malattia avuta, benché paja una fattoressa del Valdorno; ditemi nondimeno se ci saranno difficoltà per avere de' quartieri comodi se li faranno pagare prezzi d'affezione.
Puccini s'è fatto più onore del solito colla sua festa delle spighe, che è riuscita bellissima. La Farina fece un discorso che è piaciuto molto.
Vidi ieri sera il professore Rosini. Sta benone e si dilata un giorno più dell'altro e vi saluta tanto.
Vi scrivo da Pisa dove sono per breve gita: conto ritornare a momenti in villa, sul mare presso Livorno dove sto da due mesi a questa parte; per altro dirigetemi le vostre ettere qui, essendo facile che ritorni lira otto o dieci giorni; e le mie lettere qui, mi pervengono da per tutto.
Addio, mio caro Poerio; datemi buone nuove di voi. Siate persuaso del mio attaccamento e credetemi vostra come sempre
afr.m* Amica
Pisa 30 Agosto 1845. *) L. Parrà.
XVII. Caro Amico,
Il professore di dritto Patrio in questa università l'avvocato Giuseppe Montanelli è la persona che vi rimetterà questo mia lettera. Io vi ho già parlato di lui, tenetelo* per un angiolo. A lui è consegnato la questa gita a Napoli il Signor Cempini, figlio del
') A tergo di mano del Poerio: Rispostole a di 10 7* 1845. Anche questa risposta manca.