Rassegna storica del Risorgimento
POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno
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1943
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pagina
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168
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168 Nunzio Coppola
Profitto della partenza del Salvagnoli per scrivere a parecchi amici; fra gli altri à Bista Niccolini, cui mando eroe' pochi miei versi sacerdotali. J) A Gino non ho scritto, ma il Salvagnoli ai è incaricato di far le mie parti. Ma più vivamente desidero esser rappresentato da te appresso lui e quella cara donna che gli è figlinola, e pur troppo unica figliuola. Certo dopo te e la Parrà, Gino e la Farinola sono coloro che più anelo vedere in Toscana.
Questa lettera a me par breve; spero che a te non sia per sembrar lunga. Ma con-vien che smetta; bisogna che io coprì i versi che tu mi hai inspirati, che vegga le Gar-gallo e parli di te, che risponda alla Sofia la quale mi ha scritto nella tua lettera. Sarò dunque ancora tuo. Addio.
Tuo Aff."
P. S. Rammentami al Ruschi ed al Cempini. Alessandro Poerio.
t 25 ottobre
II Salvagnoli mi disse che il vapore sarebbe partito alle quattro. Sono stato questa mattina a Portici, ed al mio ritorno, essendomi messo in barca alle tre per andare a bordo del Leopoldo II, ho saputo che era già partito da mezz'ora, il che mi è molto dispiaciuto. Riapro dunque il plico, e ne diminuisco la mole per metà togliendo via i versi copiati a parte, e ricopiandoli qua sotto a carattere minuto, ed imposterò questa sera la presente.
(Seguono le due liriche: A G. Montanèlli [senza titolo], e Ad una giovinetta).
xxm.
Napoli, 27 Ottobre 1845. Caro Montanelli, Strada del Salvatore, n 5.
Ebbi la tua del dì 17 corrente mese, e jer l'altro ti scrissi lungamente accludendoti anche una letterina per la Sofia. II Salvagnoli avendomi detto che il Leopoldo sarebbe partito alle quattro, andai poco dopo le tre al porto, ma seppi con dispiacere che il vapore n'era già uscito da una mezz'ora. Misi dunque il plico alla posta, e forse quando ti giungerà la presente, lo avrai erià ricevuto.
Ne* versi ad una giovinetta, sostituisci al secondo verso della terza strofa il
seguente:
Che surge come suol la limpid'onda, 2)
sostituisci anche a* pruni quattro versi della quarta strofa questi altri:
Tuo superbo lignaggio E lo splendido censo, e invidia, e lode Far non poterò, o vereconda, oltraggio Al tuo sentir, né frode; 3)
i) Son forse le terzine intitolate A* Sacerdoti, composti il 22-23 settembre di quell'anno, pubblicati da me per la prima volta, nella cit. Civiltà Moderna* p. 188.
s) Prima nel l'auto grafo precedente era: Che irawistifco e vero entro t'abbonda. Ma nell'edizione procurata dall' Imbriani da un altro autografo, la strofa varia diversamente.
3j Prima erano;
Allo spontaneo senso, Vita del core, non potco far frode Tuo superbo lignaggio, e '1 ricco censo, E la perpetua lode: Ma tutta la lirica a stampa varia notevolmente dall'autografo anche così corretto.