Rassegna storica del Risorgimento

POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno <1943>   pagina <176>
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176 Nunzio Coppola
Ho avuto stamane tuia lettera del Vieussicux ') donde rilevo averti egli spedito i dieci esemplari del mio volumetto.
Differisco 1* bivio dell'opuscolo del Trova e di quello del Trevisani a quando partirà 1 Sambolino.
Addio; tanti saluti affettuosi alla Parrà. E caramente abbracciandoti mi raffermo
Tuo Affi." Alessandro Pocrio.
G. Montanelli ad A.. Pocrio XXDC Caro Sandro [Pisa 28 Nov. 1845],
Aspettavo che Sombellino (sic) mi portasse gli ultimi tuoi versi per farli comporre tutti d un pezzo, e parlarti dell'effetto che mi avevano fatto, nella mia risposta ma aspetta aspetta e Sombellino non viene. Né davvero il suo ri lardo pud dipendere dalla stagione, la quale è una primavera. Sicché intanto rispondo alla lettera che mi hai scritta in quella diretta alla Lauretta; poi ti parlerò dei versi nuovi, se mi saranno portati, in un altra lettera Le correzioni alla poesia sulla Giovinetta non mi piac­ciono. Manca la naturalezza che è tutto in questo genere di componimenti. La terza strofa mi par meglio come prima. E la quarta pure ripensandoci bene l'ho trovata mi­gliore nel primo modo che nel secondo Mi piace la perpetua lode, e anche lo spontaneo senso vita del core se sì potesse risparmiare all'orecchio quel cattivo snono che viene dal farfrod la lascierei come prima. In ogni modo bada bene a non far la pazzia di sacrificare questo componimento che è uno dei più gentili che io mi abbia letto Che se la terza e la quarta strofa non sono perfette, pazienza Potrebbero essere migliori, ma non sono brutte e la perfezione poi è nelle altre. Lei vorrebbe troppo, caro Signorino, pretendendo che ogni strofa de* suoi componimenti fosse perfetta Dun­que hai inteso mi lasci stare la Giovinetta o ci guastiamo Lo dico sul serio E dopo aver fatto una sgridatine all'incontentabile, torno a te, o mio caris­simo Sandro Mi pare impossibile che dobbiamo star lontani cosi, e non vederci presto Vieni vieni te lo dico non solo per egoismo, ma nella certa speranza che il viaggio e la nostra compagnia ti farà bene Giusti è in Pisa da qualche giorno, ed egli pure se ne trova benissimo. T'abbraccia caramente e dice che ti vuole scrivere un letterone lungo, lungo La Lauretta pure ti risponderà Intanto ti fa caris­simi saluti' insieme colla Sofia Io sono tutto immerso nelle mie lezioni - Special­mente le prime mi costano ogni anno molta fatica Nella mia lezione futura devo parlare dell'uso del diritto Romano nel Medio Evo Ho ripreso l'esame della que­stione Longobarda, e mi son riletto due volte in pochi giorni il discorso del nostro caro Troja sulle condizioni ecc. Non so come si possano aver dubbi dopo quel discorso nei quale v'è la risposta a tutte le obiezioni, purché ci si sappia leggere Gli Argo­menti del Savjgny mi fanno compassione Gino nella sostanza della questione non fa che dar maggior risalto a delle idee che il Troja stesso ha dotte. Nel leggere le pagine
D Sic. Curioso che il Pocrio scrivesse sempre cosi il nome del suo amico G. P. Vieus-senx, anche nelle lettere a lui dirette, che si serbano nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, e che saranno, insieme con altre agli amici toscani, pubblicate qui prossimamente.
*) È la data del bollo postale.