Rassegna storica del Risorgimento

POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno <1943>   pagina <177>
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Alessandro Poerio e Giuseppe Montanelli 177
del nostro carissimo Troja *) lo avevo sempre presente - vedevo quella bella faccia raggiante d ingegno e di galantomismo e qualche volta mi son sentito cosi preso dalla forza della dimostrazione che avrei voluto posare il libro e abbracciare l'Autore - Fallo tu - E con Troja salutami le Gargallo, e Ajello, e Bozzelli - Di tua madre e di tuo fratello poi non ne discorro, perchè quando non si può dir tutto è meglio non dir niente Salutami anche Enrico che deve aver ricevuto una mia lettera Ho avute da Vieusseux le 10 copie Tre sono corrette, e le manderò a Milano colla prima occasione che, spero* mi capiterà presto. Qua è l'Arconati che ti rammenta caramente, e mi prega di salutarti,2)
Addio di nuovo mio caro Sandro Credimi
Tutto Tuo G. Montanelli.
XXX.
Pisa 10 Dicembre 1845. Caro Sandro,
Dal Gabussi ho ricevuta la tua lettera colla poesia che già mi avevi annunziata. Questa poesia 3) è una generosa protesta degna dell'animo tuo, eleggendola mi ha comu­nicato il calore di cui fosti acceso quando la scrivesti. Vi sono anche delle bellezze di stile come quella non vedi che abbraccio del mondo ecc. - Ma come opera d'arte ti dirò colla solita franchezza colla quale ti parlo sempre che non la ripongo fra le tue prime. L'uomo è stato più. forte del poeta né tu hai parlato qui con quella eleva­tezza di linguaggio poetico che renderà immortali molte delle tue liriche. Chi non ha il senso estetico troverà (ne son certo) queste tue strofe più belle di molte altre tue liriche perchè il linguaggio che tu parli in queste è arcano per molti ma io non dico cosi Nella correzione ultima alla poesia sulla giovinetta mi dispiace veder sacri­ficato il Non poteo fare che preferisco al non fece. 2 Ricco che mi piaceva più dell'ampio. 3 Perpetua lode che preferisco a seguace La sostituzione dell'ingenuo tuo cor a arte del cor è un guadagno in semplicità. Mi fa dolere la notizia che mi dai del Cusani che srimo benché non l'abbia conosciuto e mi duole poi sommamente che questa notizia abbia esasperato il tuo male Come soffro d'esserti lontano Potrei farti poco anche da vicino; ma pure starei molto con te, e anche senza parlarci ne I sentimento dell'affetto reciproco troveremmo un conforto Anch'io nei giorni pas­sati non sono stato punto bene. L'applicazione mi nuoce e il male di stomaco sopra­tutto mi ha dato noja Ho piacere che tu abbia conosciuto Selvatico È una. delle anime più elette che io abbia incontrate. Ricordami alni se è sempre in Napoli La Lauretta ti voleva scrivere, ma sapendo che ti scrivevo io lo farà fra qualche giorno
Intanto ti dice mille cose unitamente alla Sofia e al resto della famiglia Giusti sta bene e ti saluta Desiniamo sempre insieme e quell'ora che passo con lui e con altri buoni nostri compagni di tavola è per me un gran sollievo Ci manchi tu 1
Quanto ti farebbe bene 1 La poesia che ti dissi sul Circo di Verona la corressi; ma non ne sono anche contento, ed ora dio mi guardi da quelli accessi di poesia che mi allontanano dai miei studi! consacri, e mi fanno tanto male per la lotta in cui mi
J) C, TROJA, Discorto detta Condizione de* Romani vinti da' Longobardi, pubblicato nel 1841, come parte V ed ultima del I voi. doli' Istoria d'Italia nel Medio evo.
2) È il marchese Giuseppe Arconati-Visconti, sul quale vedi più innanzi;
3) Per Varrivo in Sicilia dell'Imperatore di Russia (1845).