Rassegna storica del Risorgimento

POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno <1943>   pagina <198>
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198 Nunzio Coppola
che l'hai in pari estimazione, oserei scrivere così schietto ed aperto; a Ini si, ove mi richiedesse della mia opinione; non piccola lode.
Addio, amami, scrivimi a Roma lungamente. Carissimamente ti abbraccia
Il tno Aff." Alessandro Poerio.
P. S. In questo momento Enrico mi dice aver saputo dal medico francese che 8*incarica del ricapito di questa lettera che tu hai avnto una flussione d'occhi, ma che stai meglio. Hi dnole del male che hai sofferto; spero che questa mia ti troverà già del tutto guarito; ma abbiti curo, e bada a non affaticarti la vista col leggere per evitare una ricaduta. Tanto più desidero tue nuove in Roma; detta la lettera.
G. Montanelli e L. Pcara ad A. Poerio
LV. Cor.0 Sandro
Dopo la lettera che ti portò il Sig. Helzi mi ammalai di grippe. Fa cosa leggiera, ma molto noiosa e lunga. Ora però sono guarito, e anche del mio male d'occhi posso dire d'essere interamente libero. Caro Sandro! come ti esprimerò il piacere che mi ha fatto la tua lettera col darmi la notizia della tua guarigione? Avevo la certezza che Roma sarebbe stato un gran rimedio per te, ma non ti so dire che cosa ho provato quando ho lette quelle tue parole: Son guarito. La lontananza non ha diminuito niente in me quell'ardore d'affetto che ho concepito nello star teco a Napoli, e non è mai passato giorno che il pensiero della tua malattia non mi abbia fatto soffrire. Figurati dunque come godo della tua guarigione ! e ne godo non solo come amico, ma come italiano. Se potrai ripigliare la poesia, sarai il poeta che l'Italia ora aspetta. Mi par mille anni di ricevere i versi che mi hai promesso.
(Mentre ti scrivo qui dalla Lauretta il bambino maggiore dell'Emilia monta sul tavolino e vuole scrivere. Se tu lo vedessi come è carino! Spero che verrai presto e lo vedrai).
La povera Lauretta e 1* Emilia ti salutano tanto.
Lettere qui alla posta alla tua direzione non ne sono ancora venute. Se ne verranno te le spedirò a Roma.
Dice la Lauretta che tu non stia a Roma quando comincia ad esser caldo. L'aria è cattiva, e fa malissimo ai nervi.
Quello che mi dici de1 miei articoli m'incoraggia a far meglio. Sono occupatissimo ed ho poco tempo per fare articoli; ma credo d'una grande importanza per l'Italia promuovere questo movimento di Roma, e dargli un buon indirizzo. Vorrei aver altra forza d'ingegno di quella che non mi sento!
Se vieni qua parleremo lungamente di cose importantissime. Salutami per lettera
la Mamma tua e tno fratello e credimi
Tuo aff.0 Amico
G. Montanelli.
Quella Sig.rt Doylc non è m Pisa - Almeno cosi ho saputo da diversi Inglesi che ho fatto interpellare.
Pisa 22 Marzo 1847.