Rassegna storica del Risorgimento
POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno
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1943
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pagina
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199
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Alessandro Poerio e Giuseppe Montanelli 199
P. S. Cerca di conoscere i collaboratori del Contemporaneo e dà loro dei buoni consigli. Se tu potessi anche scrivere qualche cosa potresti far molto bene. La Lauretta mi dice di raccomandartelo a nome suo.
P. S. Poerio mio, sento nella mia infelicità il piacere di sapervi quasi guarito e avvicinato a noi, ciò sia per voi la prova maggiore che io possa mai avervi data della mia affezione, poiché la mia miseria il mio crudele dolore copre tutto l'universo per me. non vi trattenete in Roma quando riscalderà la stagione l'aria di Roma è terribile per 1 nervi prendete le vostre misure in tempo per non trovarvi là quando vengono quelle giornate di afa e che non si respira più. Addio Sandro mio gradite i saluti della mia Emilia del suo marito e dei miei figli. Pensate qualche volta alla mia Sofia. Addio
L. Parrà.
A. Poerio a G. Montanelli
LVL
Roma a di 9 Aprile 1847. Carissimo Beppe,
Alla tua affettuosa lettera de' 22 Marzo ultimo ho tardato a rispondere, aspettando una occasione particolare. Tardando questa a presentarsi, avea già risoluto di scrivere per la posta e preparata anzi la lettera, quando seppi dal Padre Giuliani Somasco, il quale ti è probabilmente noto per fama, la sua partenza per Genova in qualità di Professore d'Etica. Passerà per Pisa, ed anco che non venisse costà mi promette di far capitare la presente nelle tue proprie mani. Mi piacerebbe che tu lo conoscessi perso* nalmente, essendo giovane di svegliatissimo ingegno, di svariate cognizioni e d'indole egregia. Scrivo in fretta, perchè la stia partenza è imminente. Ti accludo una letterina di una contessa pollacca mia amica pel professore Poggi, ed una mia per Lauretta.
Spero che sii ormai non sol rimesso dalla grippe, ma fortificato in salute tanto da poter attendere alla doppia occupazione della cattedra e dello scrivere pel Contempo' ranco. Ti ringrazio del tuo suggerimento, ma né io sono stato richiesto di scrivere da* collaboratori che conosco tutti, segnatamente Potenziani, Masi, Gazzóla, ') né richiesto, scriverei,poiché sento che non vi avrei garbo. Tu invece hai trovatoli bandolo, ed il tuo modo di far articoli di giornale é sostanzioso senza perdere quella disinvoltura e quel brio che debbono accompagnare siffatte scritture. Continua e farai molto bene alla causa comune*
Ier l'altro sera fu aperta la società artistica italiana. Il D'Azeglio lesse un discorso che mi parve assai pregevole circa le arti considerate nelle loro relazioni colla civiltà. Io era invitato a quella apertura. Erano presenti Bartolmi2) e Berchet, col primo de*
1) Il marchese Ludovico Potenziani, il dott. Luigi Masi e monsignor Carlo Ga-zola, i quali, insieme con Federico Torre, Pietro Stcrbini ed altri, fondarono a Roma Il Contemporaneo, giornale moderato liberale, che cominciò a uscire il 1 gennaio 1847.
2) Lo scultore Lorenzo Bariolini, ohe era andato a Roma per modellare il busto di Pio IX. A quella solenne inaugurazione, celebrata con un magnifico banchetto di circa 150 persone, intervennero tra gli altri anche S. A. R. il Conte di Siracusa, i principi Borghese, Aldobrandino Sai via ti, il duca don Marino Torlouia. Si elevarono brindisi al Papa, agli artisti italiani, alcov. Bartolini; e, oltre al D'Azeglio, parlarono anche il prof. Orioli ed altri (Dal Contemporaneo del 10 aprile 1847).