Rassegna storica del Risorgimento
POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno
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1943
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pagina
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203
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Alessandro Poerio e Giuseppe Montanelli 203
Dimmi de* tuoi studj, scrivi come Bei solito fare pel Contemporaneo e non dismettere del tutto la poesia. Dimmi della Lauretta, e dille tante aflettuosissime cose per me. Se vedi la Galloni riveriscila in mio nome. Ella ripassò da Napoli mentre io ero a Roma.
Scrivi, carissimo, ed a lungo e quanto prima al Tuo Aff.n
Alessandro Poerio *
P. S. Forse Beppe Giusti ti manderà un suo volumetto per me. Caso ciò sia potrai parimenti consegnarlo al Corsini. Non sapendo dove Giusti sia, non pongo indicazione di luogo sulla sopraccarta; aggiungilo tu.
LX. Carissimo Beppe
Serve questa lettera unicamente ad introdurre alla tua conoscenza ed a raccomandarti nel più special modo il signor Conte Sforza Bissaril) vicentino giovane vivacissimo d'ingegno, ottimo d'indole, amabilissimo di modi. Egli dopo Firenze vedrà Pisa; accoglilo non solo con cortesia, ma con cordialità e fa per lui tutto ciò
che da te dipende, con che obbligherai grandemente
H tuo afl>
Napoli a' 20 giugno 1847. Alessandro Poerio.
LXI.
Napoli a di 27 giugno 1847. Carissimo Beppe,
Aspetto con impazienza il ritorno del signor Girolamo Corsini per aver tue lettere. Frattanto ti scrivo con altra occasione particolare consegnando la presente ad un mio amico il quale dee partir domattina per Livorno. Egli è il Sig.r Felice Bochdan Pollacco, nativo della infelicissima Gallizia, giovane di svegliato ingegno e d'indole egregia. A sensi alti e generosi accoppia somma schiettezza d'animo, ed esquisita amabilità di maniere. Te lo raccomando quanto so e posso. Si tratterrà un pajo di giorni in Pisa, e poi si recherà a Firenze. Gli ho dato qualche commendatizia; ma prego te di dirìgerlo a qualche amico tuo in quella Città, il quale abbia tempo e modo da usargli cortesia durante il suo soggiorno che sarà di tre o quattro settimane. Abbi di quanto farai per lui i miei anticipati ringraziamenti.
Un altro pregevolissimo giovane il Conte Sforza-Bissar! vicentino ti presenterà parimenti una lettera mia, ma non prima di un altro mese, essendo egli andato a Firenze per la via di Roma.
Caro Montanelli, io sono ricaduto pienamente nella mia crudele malattia nervina* Ti scrissi che appena tornato a Napoli, io aveva cominciato a sperimentare l'antico mal essere* Io chiamo antico, perchè la salute racquietata in Roma e goduta per tre mesi, me lo faceva apparire come cosa lontana. Sperava almeno che la infermità non si sarebbe rinnovata con la stessa forza, e che non avrei avuto patimenti spasmodici né quel mio fiero singhiozzo. Ma il 22 del corrente Giugno, cioè
t) Sul conte Girolamo SforzaBissari, vedi qualche sua lettera e le noto relative ne) citato volume dell'IMSBIANX, A. Poerio a Venezia, pp. 126 ss.