Rassegna storica del Risorgimento

POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno <1943>   pagina <212>
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212 Nunzio Coppola
Nel mio secondo componimento pe' martiri della causa italiana, leggi la quarta strofa, leggermente variata a questo modo:
L'antico padre, i teneri Figliuoi, la moglie amata, 0 dolce fidanzata, 0 madre inconsolabile* H cor vi straziò.
Addio scrivo in tutta fretta. Attendo una tua.lettera. Mandala a Gian Battista Laffond in Livorno.
Tuo Afl> 5 gennaio 1848. A. Poerio.
G. Montanelli ad A. Poerio
LXX. Mio caro Sandro *)
E vero che ti posso scrivere liberamente-e senza paura che questa lettera sia aperta e letta dalla Polizia? Mi pare un sogno! Oh la mano di Dio si manifesta visibilmente in questo nostro Risorgimento! - Evviva i bravi Siciliani Evviva Napoli Evviva l'Italia si la nostra cara, la nostra bellissima e infelicissima Italia! Come vorrei essere a Napoli passeggiare con te salutare con te la bandiera tricolore. Sotto cotesto cielo, in mezzo a tanto sorriso di natura, la ban­diera Italiana... Il cuore mi trabocca dall'entusiasmo solamente a pensarci Spero che la via della libertà sarà un gran rimedio per la tua salute. Bisogna che i migliori compongano una falange sacra per vigilare alla riuscita della nostra completa resur­rezione. Pensiamo che c'è da redimere la Lombardia. Noi cantiamo gli inni della libertà e l'amico nostro il bravo Tommaseo è in prigione.
Pensa all'itala mia - Te ne ho mandate molte copie col Battello a Vapore, e mi farai il piacere di spargerle Ho bisogno d'avere una corrispondenza con Napoli e colla Sicilia che mi informi di tutto. Tu potresti essere il nostro corrispon­dente, ma se ti dovesse costare troppa fatica trovami un altro.
Bisognerebbe che il corrispondente mi rendesse conto dei fatti più notabili, e vorrei che li vedesse specialmente sotto l'aspetto italiano.
Rallegrati per parte mia col bravo Bozzelli. E Troja che dice? Salutami cara­mente ancor lui Salutami pure la Guacci, e gli altri amici che mi facesti conoscere
Io non sto punto bene di salute. Le continue disgrazie dì casa Parrà, mi hanno talmente logorato la sensibilità, che soffro molto E questo dovermi tenere pre­dente all'azione politica col cuore piagato mi costa uno sforzo che mi consuma la vita. Nei giorni scorsi l'Emilia Fantoni perdeva un bambino dopo lunga e penosis­sima malattia. Imaginati che desolazione aggiunta alla desolazione della perdita della povera Sofia. Lauretta si fu coraggio ma non so davvero povera Lauretta come regge* Ti saluto caramente. Abbraccio Carlo. Dirai tante cose alla Mamma,
Scrivimi, e credimi con tutto l'affetto
Tuo aff.100 Amico 5 Febbraio 1848. G Montanelli.
1) Anche questa lettera fu pubblicata dal Croce nel cit. voi, p. 240.