Rassegna storica del Risorgimento
POERIO ALESSANDRO ; MONTANELLI GIUSEPPE
anno
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1943
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pagina
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218
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218 Nunzio Coppola
scriveteci; e non aspetterete le risposte. Godo, chela vostra madre stia bene di salate e che il vostro fratello non si stanchi mai, mai.... La mia Emilia e suo marito sono, per qualche giorno, a Fivizzano. Mio figlio, in campagna. Essi, tatti, vi amano. Non vi parlo di me meschina, per non rattristarvi. Addio, aspetto, come una consolazione, una vostra lettera. Parlateci di Venezia; ma, sopratatto, venite, presto, qui* Sono, di cuore, l'amica vostra affezionatÌBsima
Lauretta Parrà.
Caro Sandro,
Sono tanto stanco, che, appena, ho forza, per darti un abbraccio
Tuo Montanelli,
H. - LETTERE DI G. COBIANCHI, G. STEFANI E P. S. LEOPARDI
AD A. POERIO
G, Cobianchi ad A, Poerio
LXXV.
Carissimo Sandrino,
Rispondo alla graziosa tua letterina del 10 di questo mese, giuntami da Marsiglia nel giorno 20: racchiusami per l'Abate Stefani giel'ho fatta tenere immediatamente e, abboccatomi con Lui il giorno dopo, si convenne facilmente fra di noi della bisogna reciproca onde, tosto ricevuto l'occorrente da costì, potere mettere mano all'opera e condarla a fine secondo l'onestissimo tuo desiderio. In generale io non amo prestar l'opera mia in lavori policefali, ma trattandosi dell'Abate Stefani nomo distinto ed ottimo, che onoro ed amo egualmente per senno di mente e gentilezza d'animo, ti prometto di buon animo tutta la mia cooperazione in questa faccenda* La spesa, per avere un'edizione corretta, nitida ed elegante, sommerà dai sessanta ai sessantacinque franchi il foglio, per coi ne* tuoi calcoli devi attenerti a questa indicazione e non altrimenti. La persona, di cui mi parli, l'ho infatti conosciuta in Parigi parecchi anni fa ed è una delle poche che hanno lasciato nel mio animo la convinzione d'un*alta mente unita a forte ed operoso proposito italiano, per coi mi rallegro e ti ringrazio con tutto lo spirito d'averla scelta come mezzo sicuro ed agevole della nostra corrispondenza ad hoc.
La toa commendatizia del 28 dicembre passato anno non mi fa esibita dal Sig.n Av.to Cesare d'Amico che verso la fine del passato Gennaio: non perciò devi credere che io abbia negletto di fare in servigio del tuo raccomandato quanto di gradevole per me si poteva. Gli mostrai subito franca effusione d'animo e sincerità di lieta accoglienza, lo introdussi in casa di mia Suocera, Io misi a contatto con vari giureconsulti di merito, gli prestai il aoccorso della lunga mia esperienza, gli diedi di molti consigli che trovò buoni, né mancherò di estendere ancor più oltre l'efficacia del mio interessamento, onde le sue relazioni in questa capitale gli facilitino l'incantamento del progetto che si è proposto Continua dunque ad indirizzarmi cosi tutti i tuoi amici che si avvengano di muovere dalle ridenti sponde del Sebeto verso le fangose e puzzolenti rive di questa Lutetia Magna Meretrix.