Rassegna storica del Risorgimento
BASSANO ; UNIT? ITALIANA ; CONGRESSI
anno
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1917
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pagina
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635
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U, Congresso M Bussano f
15 .bisogna ruelanconieainente riconoscere, che, anche dopo più di un secolo dal trattato di Campoforario, il principio di nazionalità non è ancora riconosciuto da tutti gli Stati, e non costituisce ancora là base indiscussa del diritto pubblico. E non illudiamoci, che questo principio, quando sarà riconosciuto da tutti, possa assicurare la pace perpetua in questo mondo sublunare. Prima di tutto, perchè, le divisioni geografiche non combaciando esattamente colle divisioni etnografiche, riuscirà sempre difficile di tracciare: n ettainenté i confini fra nazione e nazione; e, quand'anche vi si riuscisse, l'accrescimento disuguale della popolazione, l'incremento disuguale della ricchezza pubblica, e le inevitabili disuguaglianze di popolazione, di clima, di produttività, di posizione geografica, nonché di energia, di cultura e di forza e le incoercibili gare commerciali e industriali creeranno sempre dei motivi di rivalità, che, se non potranno essere eliminati da un tribunale supremo ubbidito da tutti, provocheranno fatalmente delle guerre. Perciò il principio dell'equilibrio politico, per quanto incerto e mutabile, costituisce ancora il line principale dei governi, che hanno la responsabilità del potere, ed entrerà sempre- nelle Siàf-tative diplomatiche per l'assetto degli Stati.
Per queste ragioni, il trattato di Campoformio non può essere giudicato, senza disconoscerne le complesse ragioni storiche, e polir tielie, come un atto proditorio deliberatamente compiuto dal gen. Bo-naparte ai danni di Venezia; sì bene come un atto politico consentito dalla Ragione di Stato e da luì compiuto principalmente nell'interesse della Francia, o, per èssere più precisi; in quello che egli asteneva interesse della Francia.
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Consideriamo, adunque, questo trattato dal punto di vista francese, e vediamo, se esso abbia veramente giovato al eii e permanenti interessi della Jancl.
Il trattato di Campoformio assicurava, nel momento in cui fu conehiuso, alla Fi-ancia notevoli vantaggi territoriali e politici. Essa, come si è già accennato, otteneva, a nord-est,, estesi territori, con quattro milioni di abitanti, un confine militare sicuro, e la realizzazione di antiche aspirazioni nazionali, che la Rivoluzione aveva rinnovato e reso più ardenti. Inoltre la Francia creava in Italia la Repubblica Cisalpina, eoM tri milióni e mezzo di abitanti, che poteva essere considerala come un prolungamento della Francia stessa i Italia. La libertà, adunque, come si esprimeva il gen. Bonaparte,