Rassegna storica del Risorgimento
BASSANO ; UNIT? ITALIANA ; CONGRESSI
anno
<
1917
>
pagina
<
639
>
Il Congresso di Busscmo 639
e, come si è già detto, lo considerarono come un tradimento.* Ma che cosa avevano fatto essi, per meritarsi uua sorte migliore ?
Fin dal principio della campagna la Casa di Savoia, abdicando alla sua missione storica, non incoraggiata neppure dal ben diverso esempio della Prussia, rifiutò le offerte di coopcrazione* che le venivano fatte con sincerità d'intendimenti tanta 3 Direttorio guanto dal gen. Bonaparte.
A sua volta, il Popolo italiano si mostrò, in grande maggioranza ostile alle novità rivoluzionaria. 1 patrioti, che costituivano la minoranza, non seppero sopperire al difetto del numero spiegando una maggiore energia. Nuovi alla vita pubblica, non abituati all' uso delle armi, più pronti a parlare che ad agire, i patrioti non diedero-al gen. Bonaparte r aiuto,, che sarebbe stato necessario pei" avere un peso decisivo sulla bilancia degli interessi politici. Quelle egregie persone non capirono, che i diritti dei popoli, per quanto saeri e indiscutibili, in tanto valgono in quanto sono fatti valere colla forza delle armi. Questa essendo mancata, le loro aspirazioni nazionali furono appagate solo parzialmente e nella misura che conveniva all' interesse della Francia. Gampoformio fu una grande delusione, ma poteva anche essere ima grande lezione, se gli Italiani ne avessero-saputo approfittare. Ma, pur- tròppo, passarono molti anni prima che gli Italiani si persuadessero bene, che la buona politica si fa solamente colle buone armi, colla virtù di sacrifizio e con la perfetta solidarietà nazionale.
Dopo aver riconosciuto lealmente gli errori e le deficienze nostre, possiamo conchiudere, che Campoformio fu pure un grave errore del gen. Bonaparte : errore che la guerra presente mette ogni giorno più in evidenza.
Difatti, una delle maggiori difficoltà, che Italia e Francia, nuovamente unite, incontrano, è precisamente quella di snidare t'Aùstria
1 Onesto giudizio, com'è ben noto, fu appassionatamente espresso da "Ugo Foscolo nelle Ultime lettere M Jacopo Ortis; dove, però, s'incontrano degli apprezzamenti, come qnesfch ...Gridano di essere stati venduti e traditi ; ma se si fossero armati, sarebbero stati vinti forse, ma non traditi ; e se si fossero difesi sino all' ultimo sangue, nò i vincitori avrebbero potuto venderli, né i vinti si sarebbero attentati di comperarli. Se non ohe moltissimi dfl?: nostri presumono che la liberta sì possa comporare a denaro; presumono che le nazioni straniere vengano per amore dell'equità a fomcidarsi scambievolmente su' nostri campi-
onde liberare l'Italia !
LETTERA DEL 17 MABZQ.