Rassegna storica del Risorgimento

CLASSI SOCIALI
anno <1944>   pagina <9>
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Ancora sulla partecipazione popolare al Risorgimento 9
Pallavicino, Azeglio, Saffi, ai medici Bertani, Riboli, Sacchi, Gril-lenzoni, all'ingegnere Paleocapa, all'industriale Menotti, agli innumeri avvocati professori, possidenti, impiegati, studenti, ecco il muratore Lupatelli, il fabbro ferraio Venerueci e i vetturini Tesei, compagni dei Bandiera, ecco il tapezziere Amatore Sciesa, col suo eroico Mi soo nagottl Podi minga parla e parli noi... Quell che è faa, è faa!, ecco gli autentici popolani bolognesi e romagnoli dell'estate 1843, milanesi delle Cinque giornate e del tragico 6 febbraio cosi grave di conse­guenze per il mazzinianesimo, *) bresciani del 1849, romani del 1867, per non limitarci che a qualche particolare momento del Risorgimento. Durante il quale, quindi, ci si presenta, in una parte più e meno altrove ma sempre notevole ed efficiente, anche una partecipazione dell'artigia­nato e del proletariato urbano e, in assai minor misura, di quello rurale. E questo a prescindere dalle società segrete comuniste di Ferrara (1844) e di Milano (1846-48), dalle agitazioni comuniste toscane illustrate dal-rAndriani, dalla propaganda socialista di stampo proudhoniano in Pie­monte, dalle affermazioni a carattere sociale del Montanelli, del Ferrari, di L. A. Mazzini e, ben altrimenti significative, del Pisacane, in cui l'esigenza di una radicale riforma della struttura della società s'accom­pagna in modo indissolubile a quella della libertà.2)
Per determinare l'entità di tale apporto, documenti di particolare importanza ci sono offerti dagli elenchi dei partecipanti a società segrete e dei componenti dei corpi volontari. Ma, più. ancora, da quelli degli inquisiti politici, dei quali da qualche anno si è iniziata la pubblica­zione specialmente per merito del nostro Istituto. 3) Da questi vengono
J) Per le conseguenze del moto del *53 ved. tra l'altro G. CADOLINI, Memorie del Risorgimento dal 1848 al 1862. Milano, 1911, pp. 240-248; F. ORSINI, Memorie poli­tiche serale da lui medesimo e dedicate alla gioventù italiana, a cura di A. M. Ghisalberti, Roma, 1946, pp. 141-144.
2) A. SAITTA, Sull'opera di Luigi Andrea Mazzini De VItalie dans ses rapporti uvee la liberté et la cioilisation moderne , in Annali della R. Scuoia Normale Supcriore di Pisa,.a. IL. voi. X (1941), pp. 90-119; G. ANDIUANI, Socialismo e comunismo in To­scana tra il '46 e il '49, Roma, 1921; R.TREVES, L'idea.sansimonianà e il Risorgimento, Torino, 1931;. JN ROSSELLI, Carlo Pisacane nel Risorgimento italiano, Torino, 1932, pp. 148-174; P. !E. TAYIANI, Problemi economici nei riformatori sociali del Risorgimento, Milano, 1940; ed ora lo- rapide ma. efficaci pagine di M. PETROCCHI, Riflessi europei sul '48 italiano, Firenze, Ì946, pp. 51-87.
s) A. SORBELLT, Libro dei compromessi politici nella rivoluzione del 1831-32, Roma, 1935; G. MA-IOLI. é P. ZAMA, Patrioti e legittimisti delle Romagne nei registri e nelle memorie della Polizia {1832-1845), Roma, 1935; A. ALBERTI, Elenchi di compro­messi o sospettati politici (1820-22), Roma. 1936; [E. RE]. Stato degli inquisiti della Sagra Consulta per la rivoluzione del 1849,2 voli., Roma, 1937; [G. BURAGGI], Rubriche della palàia piemontese (1821-48), Roma, 1938; A. ALBERTI, Inquisiti e condannati