Rassegna storica del Risorgimento

HERRERA BARTOLOM?
anno <1944>   pagina <21>
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7/ peruviano Bartolomei Herrcra , ecc. 21
nobile esistenza nel torrione de La Merced, durante l'epico e trionfale combattimento del Callao, il 2 maggio del 1866.
Assistiamo cosi ad una lotta tra un movimento, considerato gene­ralmente come conservatore, anzi reazionario, e ultramontano, capi­tanato dall'Herrera, e la tendenza liberale e progressista dei Galvez, Laso, ecc., la quale ultima, di 11 a poco, secondo la frase del Basadre*) avrebbe dovuto risentire l'influsso e ricevere l'impulsa de las ideas revolucionarias que se espandieron desde Europa, a consecuencia de la revolución de 1848. B. Herrera e P. Galvez si affrontarono in una accanita discussione nel Congresso del 184-9, circa la concessione del suffragio agli indigeni. Questi, secondo l'Herrera, non possedevano il grado d'istruzione necessario per poter esercitare liberamente tale loro diritto di cittadini. Il Galvez sosteneva per contro il punto di vista democratico ed ugualitario, che trionfò nella votazione.
Ma nel 1851 la candidatura liberale di Domingo Elias proprie­tario di Guadalupe rappresentò un insuccesso e il presidente Echeni-que volle avere come proprio ministro precisamente l'Herrera. Questi, il 23 di ottobre dello stesso anno, nella sua qualità di ministro degli Affari Esteri, firmò col Brasile un trattato, con cui il Perù finiva per ac­cettare la penetrazione brasiliana in territori riconosciuti al Perà fin dal trattato di San Idelfonso nel 1777; in cambio, il Perù ottenne la libera navigazione del Rio delle Amazzoni. Tacitamente, poi, entrambi i paesi accettavano un principio di somma importanza nelle successive controversie di confini, quello cioè ebe i limiti di ciascuno dovessero essere, in massima, quelli effettivamente posseduti al momento del­l'emancipazione (principio dell' uti possidetis del 1821),
L'Herrera aspirava inoltre a concludere con la Santa Sede un con­cordato, che ponesse un termine alla ormai lunga serie di discussioni e controversie, le quali tenevano in agitazione il paese da circa un tren­tennio, specie a proposito delle circoscrizioni ecclesiastiche, della nomina dei vescovi alcuni dei quali erano stati avversi all'indipendenza e dei beni ecclesiastici. Secondo la costituzione, toccava al Senato dare le istruzioni in materia, e difatti esse erano state formulate nel 1849; l'Herrera ottenne, essendo ministro, che fossero derogate. D'altra parte i liberali del Perù, i quali erano tuttora imbevuti di idee regaliste, teme­vano si ripetesse nel loro paese ciò ch'era accaduto in Bolivia, dove il
a ottenere nel 1851 quello che noi chiameremo il pareggiamento con il collegio univer­sitario ufficiale. San Carlos. V. BASADRE, Historia cit., p. 265 e LEGUIA, Eatudios históricos cit. ( Orientacioncs de Guadalupe). *) Ilombre* d trqje negro, cit.