Rassegna storica del Risorgimento

HERRERA BARTOLOM?
anno <1944>   pagina <22>
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9.9.
Alberto Pincherle
Santa Cruz aveva concluso un concordato nel 1851. Ma quando, non molto dopo, intrighi di palazzo ottennero l'allontanamento del governo dell'Hcrrera, che non si volle però scontentare del tutto, non si trovò di meglio che affidargli una missione diplomatica, incaricandolo di rappresentare il Perù presso il Papa e le altre Corti d'Italia.
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Come possono dunque qualificarsi le idee politiche, filosofiche e reli­giose dell'Herrera in questo momento, tra il 1842 e il 1852 ? Un cambio, o se si vuole, una conversione, indubbiamente, c'era stato. L'Herrera che dà l'interpretazione della storia del Perù, e sulla sovranità sostiene quelle tesi, che abbiamo veduto, non è evidentemente più quello che ancora nel 1834 era favorevole all'elezione dei vescovi, chiamava gli arci­vescovi di Lima nuestros Suinos Pontffices e la Sede romana sorella maggiore , riconoscendo cioè al Papa, al più, un semplice primato di onore; e che si esprimeva con accenti da rivoluzionario francese. l)
Ma intanto conviene osservare come quella rivalutazione dell'opera svolta dalla Spagna in America, quelle dottrine sulla sovranità, e il desiderio di concludere un concordato con la Santa Sede, rivelano altresì tutto un piano politico organico, in cui rientra anche il regolamento di confini con il Brasile. Questo era infatti importante, non solo in se stesso, ma anche perchè data la configurazione geografica della immensa conca in cui confluiscono i fiumi che formano il Rio delle Amazzoni, e dati anche i precedenti storici doveva costituire un preliminare quasi indispensabile per poter giungere a un regolamento favorevole al Perù dell'altro, e ben più grave, conflitto con l'Ecuador, la cui soluzione non
0 Cfr. Escrilos y discursos, I, pp. 2-12. La mancanza di qualunque accenno alle questioni teologiche della Grazia e della predestinazione, rende impossibile lo sta­bilire con assoluta certezza se, in gioventù, l'Herrera sia stato anche un giansenista nel senso rigorosamente esatto del termine, cosa che tuttavia (ma si tratta di una sem­plice impressione ) non considero molto probabile. Comunque, nel 1846 non lo era certamente: che, sebbene l'interpretazione prowidenzialista della storia nella parte che riguardava l'intervento della Spagna e la conversione degli indios avrebbe potuto riscuotere l'approvazione di un giansenista autentico, questi però avrebbe per lo meno esitato a sottoscrivere il riconoscimento delle virtù e dei meriti per lui, fittizi ed esteriori, ina in sostanza splendida vitia degli Incas pagani.
1 biografi Herrera, a proposito della frase BU Roma hermana mayor del cristia­nismo asseriscono che essa f uè recibida por el clero nacional y por maestra sociedad corno una hctejfa, considerando que Roma no era hermana mayor sino una iglesia corno cualquier otra, pues todas eran ignales en jerarqufa , sicché sarebbe questa già una manifestazione di ultramoti tattismo . Può darsi che qualcuno, più radicale, cri-ti e asse l'Herrera per la concessione che faceva; ma ciò non toglie che una sorella mag­giore non è una madre .