Rassegna storica del Risorgimento

GORIZIA
anno <1944>   pagina <37>
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Gorizia ottocentesca* ecc. 37
Cittadini! Il più sacro dei doveri c'impose di non renderci complici della rea politica e scellerata di un abbietto governo, che ormai non trova altro appoggio che nel! 'opera infame dei nostri implacabili nemici i germanizza tori, i cui sforzi a mai però giungeranno, di imbastardire, di snaturare, di uccidere la nostra nazionalità.
Che la parte eletta e fremente della gioventù si sottragga adunque al giogo abbo-minato varcando i conimi di uno Stato che non riconosce altra legge che la forza, e con quella iniquamente conculca il diritto e la libertà.
Cittadini! Abbiamo fede nelf avvenire e nei destini della patria, perchè l'ora suprema delle vendette dovrà sonare!
Viva Gorizia Italiana Viva VItalia
Il Comitato d'Azione.
Durante il gran passeggio della sera erano inoltre scoppiati, nei punti principali della città, alcuni petardi. H formidabile fragore, non doveva certamente aver messo di buon umore gli organi di polizia.
À nulla varranno gli arresti frequenti scriveva il 19 agosto il corrispondente goriziano del Secolo le perquisizioni domiciliari, la soppressione d'un foglio locale U Goriziano e la persecuzione della sghcrrana polizia contro di noi; essa giam­mai potrà arrivare al punto di porre barriere alle nostre giuste aspirazioni.
Gorizia fra i patriotti non conta solo gli arrestati ed emigrati politici, ma fra le sue file ne ha molti altri, quanto basta per poter reagire e mostrare lo sdegno alle bar­barie d'un governo che tutto adopera per opprimerci e flagellarci, senza giungere però, dopo tanti anni di lavoro, a soffocare il sentimento nazionale.

Pietro Bressani, l'ex redattore del Pettine, si trovava da qualche anno domiciliato in Trieste, dove aveva trovato dapprima occupazione presso l'agenzia della società d'assicurazioni L'Unione di Firenze e in seguito, quale banconiere, in una caffetteria.
Nel mese d'agosto 1878 s'era recato, con il suo compagno di fede "Virginio Mengotti, ad una seduta tenuta dal Gomitato d'Azione in Udine.
Nel viaggio di ritorno s'era fermato in Gorizia, ospite del Mengotti. Era rimasto in quella casa fino alla mattina seguente all'arresto del Mengotti, sospettato d'aver preso parte alle dimostrazioni politiche avvenute in quell'anno. L'arresto preventivo del Mengotti doveva prolungarsi sino al 30 dicembre.
H Bressani, ritornato in Trieste, aveva incontrato, ai Volti di Chiozza, Giovanni Miseri che l'aveva pregato di procurargli un posto alle Assicurazioni Generali.
Per tutta risposta il Bressani aveva invitato il Miseri a casa sua, ritenendolo ancora sempre un buon amico della causa italiana. Quivi