Rassegna storica del Risorgimento

GORIZIA
anno <1944>   pagina <44>
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Ranieri Mario Cossàr
S. Antonio, Signori e Seminario, la piazzetta, e giù giù attraverso il ponte sul fiume Isonzo, Poi passando per il centro dei villaggi di Podgora, Lucenico, Mossa, S. Lorenzo, Capriva nonché pel mezzo della cittadella di Cormons. Il buon cavallo della mia car* rettina corse tanto bene che alle S e mezzo avevamo passato il confine. Quindi in soli 45 minuti ad onta che nevicasse fortemente.
Arrivati di qua del confine baciai a destra e a sinistra e per ogni verso i tre amici che ad onta di non avermi mai veduto né conosciuto si prestarono generosamente a pormi in salvo. Strana combinazione eravamo in quattro e tutti di nome Antonio.
La fuga del Tabai era stata scoperta dai carcerieri, tre quarti d'ora dopo. La polizia sospettava che il patriotta si fosse nascosto in Gorizia o nei suoi dintorni, aveva perciò sguinzagliato i suoi migliori segugi.
Il Tabai, non appena varcato il confine s'era recato a San Giovanni di Manzano, da dove aveva spiccato un telegramma rassicurante alla moglie, quindi aveva proseguito in treno per Udine.
Feste, banchetti, felicitazioni e deputazioni l'avevano atteso nella capitale friulana. Per il banchetto offertogli all'Albergo d'Italia, dai patriotti udinesi capeggiati dall'eroico garibaldino Tito Cella, la sala era stata tappezzata con festoni d'edera. Dal soffitto pendevano, legati con nastri tricolori di seta la magica chiave e la forchetta dal manico cavo, che aveva servito per la corrispondenza segreta.
Pochi giorni appresso, era stato composto in suo onore un ballabile, dal titolo: La chiave magica.
In una vetrina del Museo Civico di Udine sono esposte la forchetta e la chiave adulterina, costruite dal fabbro udinese Gabriele de Sabbata.
Nel diario scritto in carcere dal patriotta Giuseppe de Mulitsch, sono queste annotazioni:
15 Decembre fuga di Tabai.
16 cambiato alla cella N. 12 di giorno, prese misure di rigore.
17 digiuno.
18 partenza di Honvcd a digiuno, cado ammalato. Maurovic (medico).
19 visita del presidente visita dei dottori Gresig visita di papa.
20 Bressani viene messo nella mia cella.
21 visita di Lindc(r)man e Gironcoli (giudici1).
22 alle 3 ant. parto ammendato con 4 gendarmi a Trieste. Visita del presidente.
23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. nulla di nuovo ai 31 vengo messo nel camerino il 1 ritorno nella cella N. 9.
Nelle carceri dette dei Gesuiti in Trieste, il nostro doveva fare la conoscenza d'altri patriotti triestini detenuti, coi quali rimarrà poi sempre in corrispondenza.