Rassegna storica del Risorgimento
GORIZIA
anno
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1944
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pagina
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46
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46
Ranieri Mario Cassar
Prega il Sig.* Giudice di colla di spedire qui subito tale insinuazione, per non perdere tempo inutile.
Riscrivimi sull'istante del successo, pure fami sapere come si trovate contenti col nuovo costo.
Ti saluto a nome di tutti li nostri, baciandoti di cuore resto il tuo
affezionatissimo Padre
Gorizia li 10/1 79. G. Mulitsch.
Alla lettera del li 29 del passalo del fratello Francesco, rispondi. (Con due francobolli a soldi cinque W. K.)
L'atto d'accusa N. 74 P. St.: 377 del 1878, diretto, il 7 gennaio 1879, dal procuratore di Stato di Gorizia, Michele Urbancic, al Tribunale circolare, quale Corte d'assise, era preceduto dalle descrizioni delle dimostrazioni antiaustriache svoltesi in Gorizia, nei giorni 2 e 23-24 giugno 1879, com'erano emerse dall'istruttoria. Formulava i quesiti seguenti contro:
1. Carlo Jamseg fu Valentino, detto Podgoran, da Gorizia, d'anni 36, cattolico, ammogliato, con prole, falegname, senza facoltà, alfabeta, punito per contravvenzione contro la sicurezza personale:
a) per avere sopra incarico di Antonio Tabai copiato il concetto della corrispondenza del 4 giugno 1878 firmata: Il Comitato Goriziano ebe comincia con le parole: Un'imponente dimostrazione, e termina colle parole: in nome della giustizia e dell'umanità e spedito la minuta del medesimo per l'inserzione ai giornali: Il Secolo, Il Dovere e IS Italia degli Italiani, in seguito a che la corrispondenza fu pubblicata sul Secolo dd. 1011 giugno 1878 N. 4362, prima pagina terza colonna, e sul Dovere dd. 12 giugno 1878 N. 160, seconda pagina prima colonna;
b) per avere con intelligenza con Antonio Tabai ritirato da Giuseppe de Mulitscb. Lire ital. 40, per stampare dei proclami sovversivi, consegnato L. 20 di dette Lire colla minuta dei proclami da stamparsi a Luigi Gregorich con incarico di fare stampare i proclami da lui importati da Udine, ritirato poi da esso Gregorich i proclami da lui importati da Udine, consegnati i medesimi per la diffusione a Luigi Gregorich, Stefano Jtiaviz e Giuseppe de Mulitscb. e diffuso egli medesimo sporgendoli al suolo la sera del 24 giugno 1878 nel Corso Francesco Giuseppe, nella città di Gorizia, alcuni esemplari del proclama a stampa firmato dal Comitato Goriziano, che comincia colle parole: Concittadini - il 24 giugno e termina colle parole: Viva l'Italia - Viva Gorizia Italiana e per avere quindi con ciò intrapreso delle azioni tendenti a distaccare una parte dello Stato e precisamente il Litorale o porte di esso dal complesso dei paesi componenti l'Impero austro-ungarico, partecipandovi in modo remoto e con ciò commesso il crimine di alto tradimento previsto al 58 C. P. punibile a mente del 59 lit. b, 2* allinea Cod. st;
e) e per avete inoltre di conintelligenza con Antonio Tabai nel consegnare le 20 Lire, di cui ad 6), a Luigi Gregorich incaricato quest'ultimo anche dell'acquisto di polvere destinata per la confezione di petardi e per aver consegnato poi allo scopo della confezione dei petardi stessi a Giuseppe de Mulitsch lo polvere ricevuta dal Gregorich e per avere per tal modo col somministrare i mezzi promosso il fatto consistente in dd che la sera del 23 giugno 1878 furono collocali da altre persone nella città di