Rassegna storica del Risorgimento
GORIZIA
anno
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1944
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pagina
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53
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Gorizia ottocentesca, ecc. 53
Nel fatto incriminata concorrevano le aggravanti del danno derivatone all'altrui proprietà del grave pericolo per la sicurezza corporale e persino nella vita altrui. In Vista di tali aggravanti e segnatamente che la minaccia era diretta contro un intiero Cornane, si dovette applicare la maggior sanzione del 100 Cod. pen.
Nella commisurazione dello pena si ebbe poi riguardo alle premesse aggravanti da un canto e dall'altro alle attenuanti dell'anteriore condotta dell'accusato scevra da censure penali e dell'arresto d'istruzione da lui subito, in parte perchè implicato in altro processo, riguardo al quale la Procura di Stato non ritenne di elevare accusa contro di Ini. Si condannò pertanto l'accusato al carcere duro nella durata di tre anni, inasprendolo adeguatamente in sostituzione dei ferri.
La condanna al pagamento delle spese processuali ed alimentarie è come conseguenza legale della dichiarazione di reità.
Sbisà Kircher.
Il diario di Giuseppe de Mulitscb, così prosegue:
Nel mese di Marzo Bressani viene condannato a 3 anni di carcere. Gli 3 Marzo si va alla cella N. 7 e all'aria con altri.
Gli 7 si riceve l'inattesa visita di papa, parto li 10 per Graz, la traduzione del processo costa 1000 il.
Il Rossi così scriveva al de Mulitscb.:
Mosciano li 16/3-79 Mio ottimo Amico!
Son rimasto di sasso n eli 'apprendere dalla tua carissima del 13 corr. mese che dal 23 di Gennajo non hai ricevuto più mie nuove; io ti ho scritto altre due volte direttamente costì;;siano esse andate smarrite?! Chi lo sa! In ogni modo spero che fra breve sentire saperti di bel nuovo in seno alla tua famiglia e ricolmarli di gioja per contraccambio delle angosce subite. Oh di questo spero, tanto più che l'altra notte io mi ti sognai. Tutti e due in un dolce amplesso avvinti seduti sotto un ulivo miravamo lo bello spettacolo del sorgere della luna sidl'Adriatico nell'amena Riviera di Silvi. Le mille domande che ci facevamo sembravo che da un secolo non ci eravamo visti; e chi lo sa quanto questa dolce apparizione avria durato so quel mio benedetto bracco non mi avesse svegliato. Vedi dunque che da questo io presagisco riabbracciarti quanto prima.
Nel contempo debbo darti e un'infausta ed una fausta notìzia.
La prima si è che l'ottima mia madre giace in letto gravemente ammalata, la seconda che mia sorella Biondina è sposa d'un dottore in medicina di Atri, poro speriamo sulla pronta guarigione di mia madre. Io presentemente sono occupalìssiinc-per le potagioni in generale per le nuove piantate, nuovi argini e per l'accomodo della bigattiera per la faticosa campagna bacologica.
Addio, sta sano, fatti coraggio dappoiché quanto prima vo sperare risulterà la tua innocenza. Ti stringe In mano il Tuo offez. Amico
A. Rossi.