Rassegna storica del Risorgimento

GORIZIA
anno <1944>   pagina <54>
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Ranieri Mario Cossàr
In occasione dell'onomastico, il babbo gli scriveva:
Gorizia, 17 Marzo 879 Carissimo Pepi!
Coglie la propria occasione del tuo Onomastico, e con animo dolente e con cuore del tutto rimaricato, ti porto in quest'oggi li miei più sinceri auguri per un breve e bnon fine, della tua prigionia, e prego sempre divotamentc: che Iddio mi esaudisca acciò Tu mantengi il buon animo e coraggio di soffrire ed attendere con pazienza, Iddio ti conservi in buona salute, e vigoroso Animo.
Ah! Pepi figlio mio! quant'io soffro, quasi dirò al pari di Te. Come Tanno scorso a qual giorno fumo assieme allegri, all'istesso confronto in oggi siamo tutti d'animo triste. Dati coraggio, pazienta, e spera nel Onipotente. Augurati e prendi pel tuo Ono­mastico qualche cibo extra, che ti desidero di cuore, per passare ogni malinconia e pensieri malinconici.
Ho ricevuto la Procura sottoscritta, qual le in questi giorni consegnerò all'Avvo­cato Iulius Kojek in persona a Graz, quale prenderà la tua difesa.
Se per caso arivassi improvvisamente a Graz, senza mia presaputa, scrivi subito al Sig.r Bleichsteiner, per pregarlo di procurarti il costo, ed una lentima da letto.
Nel ritorno di Graz ti verrò a visitare. Noi tutti, la Mamma e Sorelle si trovano passabilmente sani, e ti salutano.
Addio caro Pepi, coraggio, confida e spera con pazienza, abbracciandoti di vero amoroso cuore paterno, ti bacio di vivo cuore
il tuo affezionat.m0 afOit.0 Padre C. Mulitsch
Ti prego a rescrivermi, e se adoperi qualche cosa ricorrere alla Pelican.
*
Nella seconda decade di marzo veniva arrestato Enrico Iurettig, direttore e redattore responsabile di L'Isonzo, sotto Vimputazione di reato politico: per conseguenza il giornale doveva sospendere, per qual­che tempo, le sue pubblicazioni.
Nella stessa decade avveniva pure il trasferimento da Trieste a Graz degli arrestati per reato politico, Salvatore Barzilai, Giacomo e Vittorio Venezian e, la mattina del 26, di Luigi Gregoricb, Carlo Jamseg, Giuseppe de Mulitsch, Emilio Pogatschnegg, Stefano Riaviz e Giuseppe Ricuciti.
Il Straccie Riaviz, in attesa del processo, aveva modellato in carcere con la mollica della pagnotta un plastico di Gorizia. Spiccava in questo l'osteria del Montecucco, presso Straccie, e la figura girevole d'un uomo, nell'intenzione lo stesso Riaviz, che ora ammirava 1* Isonzo ed ora il Castello di Gorizia.