Rassegna storica del Risorgimento

GORIZIA
anno <1944>   pagina <55>
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Gorizia ottocentesca, ecc. 55
Nel mostrare il plastico, ai suoi compagni di cella declamava que­sti suoi versi:
Alia sinistra dell'Isonzo ì3n bel scoglio si trovò, Il popolino, meno rozzo, Montecucco lo chiamò.
Ma quando sei san questo Ioga Tu non sai dove guardar, * E tu vedi là giù, in fondo.
Acqua, fogo e il tramontar.
La stessa, Siora Resi, Ci fornisce del buon vin. Ci fornisce dei rasi e bis! Con un pezzo di crodeghin. v
Il Castello di Gorizia-, Sempre stato gorizian, '-) Col Leone di San Marco Era pure venezian. a)
Il Riaviz già riscuotitore della ditta Valentino Cappellani e poi barbiere in via Straccia, doveva finire i suoi giorni nella Casa di rico­vero e di beneficenza, in Gorizia. Misera fine, alla quale ben pochi patriotti goriziani si erano sottratti.
Le investigazioni sul conto del Brumati continuavano, ma con scarso risultato per l'autorità inquirente, come da quanto appresso si può dedurre:
No 380 D.
All'Inclita I. R, Direzione di Polizia a mani del Sig. Direttore
e Consigliere Aulico
in Trieste.
Notai
Giuseppe Brumai di Gorizia ora arrestato per affari politici, trovavasi pochi anni fa a Trieste presso lo zio Giovanni LeonardelH e ciò per il corso di 10 anni, frequentando prima le scuole reali e poi come agente di commercio presso il suo zio.
Irisi, bini (piselli) e il crodighln (cotognino), con i loro differenti colori forma­vano, secondo l'intenzione del rimatore, il tricolore.
2) Sotto la dinastia dei conti di Gorizia, durata sino l'anno 1500.
3) Durante la breve dominazione, negli anni 1508-09.