Rassegna storica del Risorgimento

GORIZIA
anno <1944>   pagina <60>
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Ranieri Mario Cossàr
Chiari in oscure camere Pure dovemmo andar
con ladri passeggiar. Senza che mai lagnarsi
Condotti in ogni carcere Lasciando il tutto far.
Io e tu, caro mio Beppi Condotti in questo carcero
Da gendarmi e sbirraglia Rinchiusi in una cella
Legati con i ceppi Aspettiamo fermi il giorno
Con altri di noi compagni Di quella gran procella
Pur loro di sventura Da giudici del popolo
Trasportati in questo paese Aspettiamo la sentenza
Da quest'a quella vettura. Certi da ricever
Da un pregion all'altro II? dell'innocenza. Emilio
Questi versi pensai dedicargli a te. Ti prego parla tu col capo, io sono stufo d'essere con questo basual. 0 Vorrei .avere il R per imparare il tedesco pel giorno del dibatti mento, se non può far il capo digli che mi faccia presentare al giudice F. onde io pregherò.
Io a questo basitale gli dò tutta la metà del mio, e se per caso rimango senza tabacco o che so io mi fa un visaccio che pare ch'io sia obbligato a dargli.
Ti prego dunque, io non posso in presenza di questo. E.
Per le nozze d'argento di Francesco Giuseppe I e d'Elisabetta di Baviera, quando i popoli della monarchia austro-ungarica erano stati invitati a mandare alla coppia imperiale indirizzi d'omaggio, i patriottì goriziani avevano diffuso per la città questo proclama:
Concittadini !
Ti 24 Aprile segnerà una data nella quale mille voci bugiarde ispirate da ufficiale spontaneità innalzeranno inni ridicoli di grottesca gioia al Sire di Vienna.
Egli è certo che in codeste menzognere manifestazioni i popoli, affranti da duro servaggio e giuocati da continue derisorie promesse, che dall'alto piovono ad attutire il loro sdegno, non possono venire accusati di servilismo, avvcgnacchè in nome di essi arbitrariamente si parla e si striscia dinanzi ad un abbietto tiranno.
E se questo è il sentimento generale dei popoli soggetti al dominio austriaco, il. Comitato goriziano è sicuro di essere fedele interprete delle aspirazioni patriottiche della, popolazione italiana di questa provincia, contando su ima nobile ed energica protesta contro le false dichiarazioni di fedeltà e di sudditanza, che non coscienza di mentitore taluni che non hanno diritto alcuno di rappresentarla, si azzarderanno di mandare al sovrano austriaco in detto giorno.
Rivolgiamo dunque il pensiero a quei generosi, che per la causa nostra languono nelle carceri del dominatore, fidenti pur essi come noi che il trionfo delle nostre aspi­razioni non debba essere lontano. Ci conforti venere a Roma la capitole nostra, quella nobile figura che da Caprera ci mandava sempre la parola di incoraggiamento, di -speranza; ci conforti il constatare l'importanza dell'affettuoso accordo che passa fra
l) Cialtrone.