Rassegna storica del Risorgimento

GORIZIA
anno <1944>   pagina <62>
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Ranieri Mario Cossàr
Il suaccennato viaggiatore era Samuele Bacbler d'anni 37. commerciante in età da Brescia munito d'un passaporto svizzero.
Questi, giusta le sue affermazioni, doveva essere arrivato l'altro ieri in Gorizia, ove era secso alla locanda, alle 3 corone, perchè sta in continue relazioni d'affari con la Ditta Bitter.
Terminate respletazioni d'ufficio, prosegui con lo stesso treno il suo viaggio verso l'Italia.
Di cid m'onoro dare comunicazione in cortese via d'ufficio allo Spettabile Capita­nato distrettuale.
Gormons 24 Aprile 1879
L'i. r. Commissario di polizia di confine*

In merito a quelle manifestazioni e alle contro dimostrazioni era pervenuta a L'Italia degli Italiani, da un componente del Gomitato di Azione goriziano che si firmava Orazio, la corrispondenza seguente:
Gorizia, 28 Aprile 1879 È per me dura cosa il dover profittare d'un posticino nel vostro bollettino per dirvi che sono insopportabili le catene che ci tengono avvinti all'odiato governo dell'in­verosimiglianza e per farvi giungere costà il lamento nostro. Ben più volentieri se le circostanze nostre il permettessero vi parlerei di cose importanti, mail fratello schiavo deve mostrare la piaga che lo insagadna al fratello libero, imperocché se la nostra divisa è quella di lamentarci la vostra sia quella di compiangerci e proteggerci, finché un di liberi con voi, potremo scambiarci ad alta voce il dolce nome di fratelli senza tema che la polizia austrìaca ci metta le mani addosso per piombarci in carcere come tanti ladri e peggio.
Ogni classe di questo popolo è ormai stanca del dominio austriaco, tutti sono già convinti che il nome di governo costituzionale non è che una ironia per le provinole italiane cui non è lecita nessuna aspirazione e dove ogni desiderio, sia il più innocente viene chiamato colpa Si sbracci pure la rugiadosa WeberZeitung di far vedere che in Austria tutte le varie nazioni sono contente e felici d'appartenere al tarlato trono degli Absburgo! A farci maggior sfregio, in questi ultimi giorni, i nostri thran-nelli profittando della forza loro, ci costrìnsero a festeggiare il 25 anniversario delle nozze dell'Imperatore d'Austria. Ma quale contrasto. Una illuminazione forzata, le piazze e le contrade piene di gente: questa però non era accorsa per fare delle ovazioni, ma attirata soltanto dalla curiosità per le musicali bande, stava 11 fredda, fredda senza unirsi'agi 1. R. pensionati e pagnottisti iniziatori della rea gazzarra. Un unico filo teneva ancora in sospeso gli animi, distogliendo le masse dal fare una imponente contro dimostrazione, ed era la speranza in una amnistia per In quale venissero liberati dal carcere quei cittadini chelanguono già da un anno nelle prigioni austrìache, senza ohe ancora un verdetto sia pronunciato contro di loro, incolpati di troppo amor patrio. Afa il popolo tatto non tardd a persuadersi ancora una volta che la clemenza non è di casa in Austria che per i soli birboni, ladri ed assassini, ed è perciò che qui in ognuno regna il malcontento e molti dei pia freddi e moderati cittadini furono ben dispiaciuti di non essersi uniti con la loro forze al Comitato di Azione per rovinare lo feste preparate dalla plebaglia e dalla polizia,