Rassegna storica del Risorgimento

GORIZIA
anno <1944>   pagina <73>
immagine non disponibile

Gorizia ottocentesca* ecc. 73
* * *
Le lotte intestine goriziane, negli ultimi due decenni dell'Otto­cento, s'imperniavano* sulle elezioni dei rappresentanti al Consiglio comunale. A questo proposito H Diavolo zoppo, del 1 marzo 1880, cosi ammoniva i cittadini:
Memento Homo! Goriziani!
.... Ricordati, o popolo chela tua città natale è bella e ridente come la primavera, e che non devi tollerare la gretteria venga a insudiciarla; che i tnoi costumi sono quelli di un popolo nato a libere istituzioni, e che non puoi mutarle per il capriccio, l'ambi­zione, gli odi e le vendette di qualche facinoroso; che la tua favella è e fu sempre l'italiana e che tale devi conservarla per il volgere dei secoli coU'impedire il contatto degli stranieri idiomi, che suonano sulle labbra di certi candidati che ti si vogliono imporre ad ogni costo a tuoi rappresentanti.
Quindi, facendo pronostici per qualche futuro consigliere, il cro­nista Farfarello, abbozzava stornellando medaglioni di questo genere:
Fiore di zucca!
Calato giù dai monti, ove l'idioma Ai pugni fa col nostro e quel di Lucca, Incorona a te pur la folta chioma Dottor Ceppino, incomoda parrucca. Ai tabor vanne della tua montagna Pria che per te finisca la cuccagna Che del tuo manovrar la gente è stucca.
Fiore di zucca!
*
Nel pomeriggio del 3 marzo erano stati arrestati in Gorizia, per reato politico, Enrico Iurettig e Luigi Mora, il primo direttore ed il secondo tipografo di VIsonso. H giornale aveva dovuto perciò imme­diatamente sospendere le sue pubblicazioni.
Per timore che i due patriotti non riuscissero ad evadere, erano stati condotti dai gendarmi, la mattina del giorno 8, alle carceri inqui-sizionali del Tribunale di Trieste.

Per farsi un'idea degli argomenti ch'erano stati trattati conl'Im-briani, durante il convegno del mese d'ottobre 1879, può bastare questa