Rassegna storica del Risorgimento

GORIZIA
anno <1944>   pagina <74>
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Ranieri Mario Cossàr
lettera, che risente del piano preparato dal garibaldino Attilio Zanelli per un'incursione su Gorizia e Trieste:
Udine* 5 marzo *80 Caro Imbriani,
Secondo il mio modo di pensare e di vedere, sarebbe ora di finirla con queste dimOr stxazioni di stampe e bisognerebbe pensare a qualche seria dimostrazione che facesse parlar meglio di noi. Intendo azione: ci vogliono armi e munizioni. Uomini ve ne sono e pronti. E conduttori. Una buona dimostrazione secondo me e del mio amico Marziano Ciotti, uno dei Mille, amico del povero Cella nostro friulano, sarebbe quella di assa­lire una sera Cormons, dar fuoco alla stazione, fermare il treno, rompere le rotaie, rompere i fili del telegrafo, sbarazzarsi di qualche gendarme e pulizia. Per l'operazione bastano 60 uomini di quelli che sappiamo noi: dunque 60 fucili e munizioni.
Troveremo il posto di metterli ed in una sera si deve far tutto e scomparire* Bisognerebbe contemporaneamente far scoppiare qualche bomba a Trieste e Gorizia, intendo bombe all'Orsini della nostra fabbrica e che il povero Cella a Trieste ne ha man­date. Ma giacciono inoperose; ed il coraggio mancò di adoperarle. Queste poche parole vi bastino del come io la pensi, riflettete e fate riflettere, io sono a vostra disposizione. Vi stringo la mano e prendete nota che per l'avvenire io prendo il nome di Tomaso. Addio
Vostro aff.tno. Giovanni Pontotti
Era uno dei prodromi del progettato moto garibaldino di Canzio, Menotti e Ricciotti, che non doveva però effettuarsi.
Nel Duomo di Gorizia s'erano sposati, il 25 luglio, Maria Brumali con il maestro di musica Erminio, figlio di Virginio Mengotti. Al sacro rito erano stati testimoni Giorgio Bombig e Giuseppe Bramati, fratello della sposa.
Virginio Mengotti avrebbe voluto offrire agli sposi un epita­lamio da lui composto, fatto stampare nella tipografia di Giuseppe Caprin in Trieste, ma era stato sequestrato per ordine della Procura di Stato.
Dal manoscritto, sfuggito alle forche caudine, s'apprende che por­tava questa dedica:
A Manetta Bruniati El giorno delle sue nozze Quattro ciacale in triestin.