Rassegna storica del Risorgimento

GORIZIA
anno <1944>   pagina <75>
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Gorizia ottocentesca etì; 75
Omesse, per mancanza di spazio, le precedenti sedici quartine, l'epitalamio così enumerava gli obblighi della futura madre goriziana:
Quel che te raccomando Sor a ogni altro afar, Dighe che la sua patria I xè in dover de amar.
Per eia che i sacrifichi Del mondo anca i tesori, Mejo morir de inedia Che viver traditori.
Che no i gabia paura Se un qualche gambaron Ghe disi: Co sii amori Se acquista la presosi
Per un amor si santo Gnente de mal saria Se anca a la tua prole Sto afar ghe tocheria.
No ghe xè andà suo barba? J) Suo pare? 2) e poi suo nono? 3) E se *1 viveva ancora Andava anca el bisnono *)
Quando i sarà grandeti Ghe comprerò un kepi Un sciopo e una sciabola E toul paia- la patrie!...
Gorizia, 25 luglio 1880. El t> afetuoso misier
Virginio Mengottì.
Ulsonzo diretto da Enrico Iurettig, dal suo sorgere fino al di lui arresto, e quindi da Ernesto de Bassa, dopo dieci anni di aspri com­battimenti attraverso innumerevoli sequestri subiti per la santa causa dell* italianità di Gorizia aveva dovuto cessare le sue pubblicazioni.
1) Giuseppe Bromati, nel 1879.
2) Erminio Mengottì, nel 1879. 3-) Virginio Metìgotti, nel 1878.
*) Bartolomeo Mengottì, nato a Schio nel 1785, morto a Gorizia il 16 luglio 1861.