Rassegna storica del Risorgimento
PICILLI GIUSEPPE ; CARBONERIA ; STATO PONTIFICIO
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1944
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JR. M. Antenori
Ed egli, eletto pontefice, si fece chiamare Pio Vili, in memoria del pontefice che lo aveva onorato della porpora, e nominò l'Albani segretario di Stato.])
Pio e buono, il nuovo pontefice fu amareggiato, nel salire al trono pontificio, dalla scoperta vendita carbonara, preannunziatrice di tempeste maggiori e vicine.
E fiducioso anch'egli nell'effetto salutare degli editti, aggrappandosi alla loro pubblicazione come all'unica tavola di salvezza, come Leone XII dopo la scoperta vendita di Targhini e Montanari, ordinò al segretario di Stato, Albani, la pubblicazione di un nuovo editto, che avrebbe dovuto annientare le vendite esistenti e impedire la formazione di nuove. Non si perdeva tempo, l'istruttoria non era ancora terminata e già se ne risentivano le conseguenze.
L'editto porta la data del 15 giugno 1829, ma usci solo dopo qualche giorno, commentato così da un confidente della polizia austriaca:
Venezia, 25 giugno 1829 Num. 2204 P. R. All'Eccelso Presidio
Dal segretario di Stato, cardinale Albani, è stato, a nome di Sua Santità, pubblicato un nuovo editto contro le società segreta, qualunque ne fosse la denominazione, comminando in esso le pene più severe contro tutti quelli che fossero autori, propagatori, complici e manutengoli delle società medesime. Questo editto, pubblicato soltanto in questi giorni, quantunque datato 15 corrente, destò generale impressione, supponendosi Veffetto di preponderante influenza esercitata dall'Austria sulla corte di Roma e particolarmente sull'animo del nuovo Segretario di Stato, principe Albani, che si ritiene lutto propenso a secondare le sue mire e interessi.
I liberali pretendono, però, che le rigorosissime disposizioni dell'editto suddetto, nin potranno mai ottenere una compiuta esecuzione in pratica o che saranno mai sempre modificate con ispeciali atti di clemenza, come avvenne finora.
Qualunque esser possano, per altro, i suoi effetti, io non manco di rassegnar tosto ai superiori riflessi di codesta ecc. Presidenza un esemplare dell'editto stesso, che mi pervenne non ha guari con i soliti confidenziali mezzi, a superiore sua intelligenza.
(Min. d'Uff. di Lancetti)*)
Negli atti anche più semplici del cardinale Albani si vedeva l'infiuenza dell'Imperiai Regio governo e l'editto del 15 giugno non sembrava più solamente la logica conseguenza dal processo contro il Picilli e i suoi compagni e della necessità di impedire nel futuro lo sviluppo di nuove sette in Roma, ma l'ossequio e l'abbandono alla volontà della Potenza austriaca.
Cosi, un modesto avvenimento di polizia interna, veniva riallacciato alla vasta e complicata politica intemazionale.
R. M. ANTENORI
(Giunto in redazione il 28 agosto 1941)
>) E. Potici, op. cit., p. 527.
2) Carte segreto cft. voi. I, p. 417.