Rassegna storica del Risorgimento

1848 ; PIAN DELLE FUGAZZE
anno <1944>   pagina <149>
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LA DIFESA DEL PIAN DELLE FUGAZZE NEL 1848
(DOCUMENTI INEDITI)
II 4 aprile 1848 il Comitato provvisorio Dipartimentale di Vicenza con delibera­zione n. 118 considerato, che il Distretto di Schio è collocato in situazione che esige sorveglianza continua, preparativi di difesa, interruzione di comunicazioni, corrispon­denza di notizie considerato, che trattasi di apesa relativa ai bisogni della Provincia, anzi dello Stato - considerato, che il Comune di Schio come Capo Distretto sostiene nelle presenti circostanze molte spese, che non sono particolari al Comune medesimo assegna al Comune di Schio lire austriache 4000, ma dovrà poi la Deputazione Comu­nale tenersi presente, che assolutamente conviene erogare le dette 1. 4/m in ispese di una importanza più generale.
Probabilmente in seguito a questa deliberazione viene costituito un corpo di una cinquantina di uomini, che in pochi giorni aumenta fin verso l'ottantina, e viene inviato il 10 aprile, sotto il comando di Natale Vigna, sul confine trentino. Lassù, al Pian delle Fugazze, a circa 1200 metri d'altezza, gli scledcnsi costruiscono un capanno di legno e inviano esploratori verso il Trentino, ma non vengono ancora a battaglia con gli Austriaci.
In questa attesa giunge in loro soccorso il Corpo Franco di Schio, guidato da Arnaldo Fusinato, Pawocato-poeta scledense. *)
Questo Corpo Franco costituitosi a Schio sui primi d'aprile si era subito portato a Vicenza e il giorno 8 aveva partecipato con onore alla battaglia di Sorio: ritornato,
') La Storia documentata dei corpi militari veneti ed alleati negli anni 1848-49, ecc. di EDOARDO JAGER (Venezia, 1880) a proposito della difesa del Pian delle Fugazze (pag. 48, Corpo Franco di Schio ) non solo trascura una relazione, attribuibilissima ad Arnaldo Fusinato, pubblicata nel Bollettino del giorno di Padova (1 maggio 1848, n. 23), ma ignora poi completamente quella resistenza continuata in seguito autono­mamente, senza dipendere né da Vicenza, né da Venezia, dai volontari di Schio e di Valli fin verso la metà del giugno. Del resto di questa generosa resistenza neppure negli autori vicentini si trova alcun cenno particolare o almeno genericamente esplicito. Avuto il primo indizio dall'appassionato studioso scledense Guido Cibi accortosi di una breve notizia nella Storia della Val Logorino di RAFFAELE ZOTTX; ricevuta posteriore conferma attraverso alcune citazioni di fonte austriaca rinvenute dall'accu­rato e metodico bibliografista trentino Bruno Emmert, una ricerca nell'Archivio Comu­nale di Schio permetteva di scoprite una cartella finora inosservata: Carte e conti relativi f alla Guardia al confine Tirolese J durante il Governo Provvisorio / 1848.
Non tutti i documenti citati nel Protocollo del 1848 vi si trovano, ma la ricerca infruttuosa è giustificata dal foglio N. 1116. Polizia Schio P. Atti 11 7mbre 1852, dal quale si ricava che ... colla circolare 7 aprile del 1851 n. 265 venne ordinato il seque­stro di tatti gli otti dei Comitati di Sicurezza, o di vigilanze, e delle cosidette giunte che furono istituite nel l'armo 1848, ecc. ; a Schio l'ordine fu eseguito il 10 aprile 1051 dall'I. R. Commissario Cappelli e dal Tenente Giorgio Libinkovich ed uno spoglio successivo venne fatto nel settembre 1852 in seguito ad un secondo ordine del Comando Militare della città di Vicenza.
Le citazioni e le notizie di cui non è indicato specificatamente la fonte derivano dai documenti della cartella ricordata.