Rassegna storica del Risorgimento

ARDUINI CARLO
anno <1944>   pagina <169>
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Carlo Ardaini rappresentante del popolo 169
seconda patria, salvo nel 1871, per un breve viaggio a Firenze, Roma e Napoli, in compagnia della sua gentile e coltissima consorte, desiosa di conoscere l'Italia, la patria d'origine e del cuore del suo sposo. Della sua attività di storico, d'allora in poi, ci rimangono le seguenti pregevoli opere:
1) La primogenita di Galileo Galilei rivelata dalle sue lettere edite ed inedite per cura di Carlo Arduini (Firenze, Felice Le Mcrani cr, 1864, in 16, pp. 598).
2) Lettres sur Vkistoire de la Philosophie des beaux-arts de VItalie* nel Confederi di Friburgo dell'anno 1865.
3) ha poesia del Genio e la poesia délVArte. Cenni storici del professore Carlo Ar­duini (dal programma della Scuola Politecnica di Zurigo per l'anno 187576, Zurigo, Tip. Orell Fiissh e Co., 1875, in 8, pp. 52). U
4) Une improvisatrice Italienne [è Giannina Milli], (in Bibliothèque Universelle et Revue Suisse, 84" année, troisième périodc. tome II, n. 5, Mai 1879, pp. 271-292).
Come abbiamo avuto occasione di ricordare, fu anebe buon poeta. Sono, presso gli eredi, alcune poesie manoscritte, di vena chiara e limpida. Gli stessi eredi mi hanno ricordata, tra le sue più belle poesie, una dedicata alla Svìzzera ospitale.
Si proponeva pure di scrivere una serie di lettere al nipote Aurelio, d'ordine inti­mo e familiare. Di tale suo piano ci rimane: Dernier écrit de C. Arduini, Memorie di un italosvizzero al nipote A. in- Cagli, da Oulens (C. di Vaud). Svizzera, 21 settembre '81. Sono poche pagine manoscritte, di lieve contenuto. Poco dopo, egli venne a mancare.
La storia di questo nostro esule, che, per la prima volta, viene ricordata nel suo profilo quasi completo, è assai bene riassunta dalle seguenti epigrafi, che la moglie, Elisa Noir, ed i nepoti curarono venissero poste sulle quattro facciate della pietra fune­raria eretta in di lui onore, nel cimitero di Oulens, dove egli fu sepolto:
Nella facciata verso la porta d'ingresso: Qui dormono le ceneri diCarlo Arduini italiano nato a Civitella del Tronto morto d'anni LXVI in questa patria d'ado­zione lacrimato dalla Consorte e dai nepoti che innalzarono questa pietra.
Nella facciata a destra, dalla parte nord: Scrittore di storie molte - fu onore di sua patria e a lei nel 1848-49 cogli scritti e coli'opera fautore di Repubblica Oratore onnipotente del Popolo rappresentante di esso nell'Assemblea romana e dell'Assemblea fra i Combattenti.
Nella terza facciata a destra: Bandito ed esule in questa terra di Liberi le contraccambiò l'asilo insegnando trent'anni lettere latine ed italiane nell'Accade­mia di Losanna e nel Politecnico Federale.
Nella quarta facciata, verso l'oriente: All'esimio cittadino e collega - Carlo Arduini gli amidi A. Vannucci A. Saffi- G. de Wyss Kappeler J. Treichler - G. Kinkel - J. Scherr - A. Fabrelti - E. Meguel - Scifoni - Segno di riverenza e d'affetto. 3)
GIOVANNI MAIOLI (Giunto in redazione il 15 settembre 1942).
i) Dedicata, di suo pugno: Alla mia eccellente Cognata, Agostina Noir, con affetto, l'autore.
*) Lo epìgrafi, in copia mai, con altre notizie, mi sono stote fornite dal Console Luigi Arduini e dalla di luì san Elvira, sorella del dottor Aurelio, sopra ricordati.