Rassegna storica del Risorgimento

METTERNICH-WINNEBURG KLEMENS
anno <1944>   pagina <172>
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Fernando Scorretti
Quello che mi pesa è l'isolamento; non beninteso, l'isolamento che temono gli uomini amanti dei piaceri... Però la mancanza di società è un dispiacere relativo. Vi sono in Inghilterra uomini dallo spirito solido, dal carattere pronunciato e soprattutto uomini d'azione (di cui noi difettiamo). Mólte personalità di questo genere mi frequentano e cer­cano di essermi utili, ma manca loro la conoscenza dei fatti. Ne deriva che essi hanno da imparare da me mólto di più di quanto io non possa tirar partito dal loro sapere. Le catastrofi di questi ultimi tempi hanno arrecato a questo paese un bene materiale e un bene morale. Il secondo ha più valore del primo.
IZ liberalismo banale è stato offuscato dal socialismo concreto che è caduto se non a zero, almeno ad una temperatura così bassa da far inorridire coloro che considerano il liberalismo come la sola dottrina ammissibile.
I grandi giornali confermano questa verità. Vi he parlato dei miei progetti per i prossimi sei mesi. Non ne faccio per al di là di questo termine. Una prova di quanto terrore abbia dovuto regnare a Vienna mi è stata fornita dal silenzio assoluto osservato nei miei confronti da molte personalità delle quali non metto in dubbio i sentimentti... Ignoro quello che ha fatto Jarcke,L) ma ho saputo che trovasi a Monaco. Dov'è oggi ? Vi prego di tenervi in relazione con me quando vi sarete stabilito dove contate di recarvi. Indirizzate le Vostre lettere al sig. Dottor Leiden2) a Colonia (Sóllerstrasse). Mi arrU veranno sicuramente.
Lo stato di C. Stugel 3) mi causa grande pena. Da lungo tempo la sua salute è com­promessa. Temo che la cura di Carlsbad gli faccia male. La temo sempre per i gottosi, nonostante venga loro così spesso raccomandata dai medici. Faccio vivi voti per il miglio­ramento dell'ammalato. Ricevete caro Conte, l'espressione dei miei migliori sentimenti.
II.
Richmond, VII giugno 1849. Mio carissimo Conte,
La Vostra lettera del 2 giugno mi è giunta il 9. Ha .impiegato sette giorni che si sareb­bero ridotti a tre se il servizio postale avesse potuto farsi col grande motore materiale del nostro tempo, 4J così ricco di movimento, ma così lento nel fare progressi.
Vi invidierei il vostro attuale soggiorno, se mi fosse concesso di invidiarvi un bene qualsiasi. Alla nostra età è il riposo che costituisce la nostra felicità e poiché il riposo morale non è stato concesso né a me, ne a Voi (e per quanto concerne ne rendo grazie a Dio), è di quello materiale che dobbiamo occuparci. La scelta dei luoghi di soggiorno si rivela un fatto importante di quell'insieme di elementi che formano la premessa indispen­sabile del vero riposo. Il luogo in cui attualmente mi trovo ha, rispetto a quello dove vi trovate voi, il vantaggio di essere un centro di informazioni. Inoltre mi trovo in mezzo ad amici sinceramente devoti a quella causa che il destino mi ha chiamato a difendere nel corso di una vita che oltrepassa i limiti di quella ordinaria. Le circostanze in mezzo alle quali la mia vita è trascorsa, hanno fatto si che io ricevessi ospitalità nei luoghi più diversi.
1) Dottor Carlo Ernesto voi Jarcke, nato a Dniizica il 10 novembre 1801, morto a Vienna il 28 dicembre 1852. Appartenente a famiglia protestante, si converti al cattolicesimo nel 1824 a Colonia. Fu uno dei più fidati confidenti del Metternich che lo nominò consigliere dello Cancelleria di Stato, ma fu soprattutto scrittore poli­tico di grande notorietà. Divulgò le sue idee nel periodico Ilistorisch-Politische Slattar che ebbe momenti di celebrità nella Germania di una volta.
2) Costui era stato al servizio del Metternich quale Corriere di Gabinetto.
3) Nonostante le piò diligenti ricerche non e stato possibile identificare questo personaggio.
*) Cioè col treno.