Rassegna storica del Risorgimento
"LOMBARDIA (LA) NEL RISORGIMENTO"; GIORNALISMO
anno
<
1944
>
pagina
<
201
>
m LIBRI E PERIODICI H
H VECCHIE RIVISTE1) H
I. - LA LOMBARDIA NEL RISORGIMENTO
marzo 1914 La Lombardia nel Risorgimento Italiano iniziavo, grazie soprattutto al generoso ed illuminato mecenatismo dei conte Alessandro Casati, la sua vita, quale organo del Comitato Regionale Lombardo della Società Nazionale per la Storia del Risorgimento Italiano. Il programma della rivista si compendia nella brevissima presentazione colla quale il Comitato difettivo, composto da Francesco Novati, Attilio Butti, Giuseppe Riva, Alessandro Casati e Alfredo Comandini. licenziava il primo numero: Dire le ragioni che ci muovono a pubblicare questo Bollettino pei Soci del Comitato Lombardo della Società Nazionale per la Storia del Risorgimento, ci sembra, quasi, superfluo. Quella che intendiamo ornare loro, come prova concreta dell'attività nostra, è una lettura, che originale e curiosa giovi a riallacciare le memorie di Milano e della sua Regione a quelle della più Grande Patria.
In cambio, una valida ed assidua collaborazione possiamo chiedere a quei Soci volonterosi (siano pure di altri Comitati) che, col sussidio di carte riposte o della tradizione Orale, vogliano lumeggiare avvenimenti mal certi, o rivelarne di ignorati. E chiaro che non conviene rimettere in iscena qui i grandi moti nazionali, rappresentati oramai in piena evidenza storica; bensì, arricchire il patrimonio delle cognizioni particolareggiate e singolari, tenendo sempre conto dei caratteri distintivi dell'azione lombarda. E non è da credere che in tal modo non si possa recare alla Storia del Risorgimento Nazionale un apprezzabile contributo, che. per la stessa particolarità sua, sarà sempre ricco di forza suggestiva. Altre Regioni già ci hanno preceduto nel compito modesto ma utile, che qui ci proponiamo; altre speriamo ci seguiranno, al fine di integrare, nel costante e superiore concetto dell'Unità Nazionale, lo sparso lavoro di esposizione, di interpretazione e di critica, che a tale effetto si compie nelle varie Regioni d'Italia.
Rievocare, dunque, l'azione della Lombardia e il contributo da essa dato al movimento nazionale, per una maggiore e migliore conoscenza di avvenimenti poco noti o del tutto ignorati: questo lo scopo primo del Bollettino, che per 19 anni riscuoterà il plauso e l'approvazione dei suoi innumeri lettori, i quali vanteranno fra le loro file i nomi dei più insigni rappresentanti della cultura italiana.
Pur avendo l'iniziativa carattere locale, si dichiarava di voler offrire una rivista seria, obiettiva, veramente utile al progresso degli studi e non asservita a fini campu-nilieucì. Celebrare, sì, avvenimenti e glorie lombarde, ma sempre considerate nel vasto quadro della rinascita nazionale. E da questa postulato basilare la Lombardia mai decamperà.
Primo direttore fu Francesco Nova ti ed alla di lui penna, anzi, si deve l'importante memoria sa Francesco Reina, uno dei deportati del 1799, apparsa nel primo numero. Sulla scorta di documenti inediti, le sofferenze e i dolori, cui andò incontro il Reina, forse il più Insigne eroe a in questo primo saggio di martirio patriottico, rivivono in
l) La Raasngna, sicura di non far cosa inutile agli studiosi, inizia con questo numero una serie di articoli destinati a ricordare le riviste che, udite a cura di Comitati locali dell'Istituto o indipendentemente da questi, si sono occupate in passato del Risorgimento italiano (JY. d, R.).
26