Rassegna storica del Risorgimento

EMILIA ; STATO PONTIFICIO ; GIORNALISMO
anno <1944>   pagina <233>
immagine non disponibile

Libri e periodici 233
RENATO SÒRIGA, Uidea nazionale italiana dal secolo XVIII alVunificazione; ID., Le società segrete, l'emigrazione politica è i primi moti per l'indipendenza. Scritti raccolti e ordinati da SILIO MANFREDI. (Collezione storica del Risorgimento ita­liano diretta da A. SOLMI); Modena, Società tipografica modenese, 1941 e 1942 pp. VHI-298 e DC-310. L. .15,75 e L. 20.
Assai opportunamente, per onorare la memoria e l'attività studiosa del com­pianto Renato Sòriga, ne sono stati raccolti in questi due volumi i principali scritti ed articoli, apparsi in varie riviste; tanto più che le ricerche del Sòriga vertono tutte su un periodo cronologicamente e idealmente delimitato della storia del nostro Risor­gimento: il periodo delle origini, delle prime sètte e dei primi moti. E quindi il periodo che si apre con le prime agitazioni rivoluzionarie italiane, contemporanee allo sviluppo della grande rivoluzione in Francia: ed i rapporti tra i dne movimenti trovano nelle pagine del Sòriga indagini e Chiarificazioni di grande interesse. E il periodo nel quale si va concretamente forgiando ed articolando la mistica intesa dell'unità nazionale ; in cui la prima emigrazione politica (che data all'incirca dal 1794) confluisce in Milano cisalpina ad arrecarvi il fervido apporto di ima coscienza unitaria che in Vincenzo Cuoco troverà il suo più nobile esponente ; in cui per la prima volta si fa viva, negli stessi protagonisti delle vicende e delta passione poli­tica e nazionale, la coscienza di lottare per un risorgimento della patria ormai in atto: tanto che il patriota romano Enrico Michele L'Aurora, indirizzandosi nel 1796 agli esuli politici italiani, li chiamava: primi martiri della libertà italiana .
L'interesse storico del Sòriga è attratto soprattutto da questo momento della storia italiana, perchè in esso egli riconosce il sorgere di un ideale politico con­creto, preparato bensì da tutto il movimento intellettuale, religioso, sociale ed eco­nomico della seconda metà del secolo XVIII, ma aiutato nella sua travagliata nascita dall'influenza della propaganda e degli avvenimenti francesi degli ultimi anni di quel secolo. Su questo argomento non sarà qui il luogo di insistere, né tanto meno di pole­mizzare: ma neppure sarà fuori luogo notare come il Sòriga appartenga a quella tendenza storiografica che più delle altre dimostra, su questo punto, un apprezzabile equilibrio critico.
Si muovono in questo mondo politico e patriottico, che agì tra la fine del Settecento ed i primi dell'Ottocento, nomi di patrioti, di scrittori, di giornalisti, alcuni molto noti) altri meno, ma sempre illuminati nella loro personalità dalle diligenti ed acute indagini del Sòriga: Matteo Galdi, Enrico Michele L'Aurora, Mau­rizio Pelisseri, Guglielmo Cerise, Ignazio Bonafous, Lorenzo Marsaglia, Gaspare Angio-lini, Filippo Buonarroti, Giuseppe Abamonti, Vittorio Barzonì, Carlo Laubert, Augu­sto B ozzi-Granville. Su questi ed altri patrioti del periodo dell' influenza francese s'intrattengono e gettan luce quasi tutti i saggi del primo dei due volumi dei quali veniamo parlando: nel quale noteremo anche, come di particolare interesse per lo spostamento del più abituale punto di osservazione, i due saggi: H problema del Risorgimento secondo la pubblicistica francese del triennio Cisalpino e Un amico del­l'Italia: M. A. JulUen (1775-1848); e, come saggio di più ampio respiro, appoggiato ad una salda e vasta preparazione documentaria, quello su La reazione dei tredici mesi in Pavia e le sue vittime politiche.
Il secondo volume s'apre con un saggio già a buon diritto notissimo tra gli studiosi dal Settecento e del Risorgimento, intitolato Settecento massonixzante e masso-nismo napoleonico nel primo Risorgimento italiano dove vengono indagati con grande acutezza i rapporti tra massoneria, giansenismo, giacobinismo, concludendo nel senso della tesi sostenuta anche dal Rota: che cioè 1 primi due movimenti politici ed intellettuali finiscono per confluire fatalmente nel terzo, e costituiscono due poderose forze progressive e rivoluzionarie nella seconda metà del Settecento. Il Sòriga illustra pure la crisi della massoneria* che si dissolve col dissolversi della classe sociale che
A