Rassegna storica del Risorgimento
EMILIA ; STATO PONTIFICIO ; GIORNALISMO
anno
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1944
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pagina
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241
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Libri e periodici 241
tribunali, con lo scopo di salvaguardare la sicurezza e la giustizia e di corrispondere all'uomo essere morale: ad esso possono appellarsi *' i nullatenenti , i giornalieri, i mercenari, i quali pure hanno il diritto che la loro personalità possa liberamente esplicarsi, ad essi peraltro è vietato di partecipare all'organizzazione dello Stato perche-solo vi partecipano i possidenti, cioè quelli che hanno qualcosa da amministrare.
Tale, per sommi capi, il sistema politico rosminiano, che risolve, con la formulazione dello stato costituzionale e del liberalismo moderato cristiano, uno dei massimi problemi della Restaurazione.
Anche se l'abbondante materiale informativo raccolto dal Bulfcretti manchi, tal-i
volta, di un'organica e ben contesta struttura, dobbiamo essergli grati per la sua fatica
che rende più chiari alcuni momenti, e tra ì più complessi, della dialettica del nostro
Risorgimento e porta alla conoscenza intima degli elementi ispiratori e formativi della
personalità del Rosmini un contributo pregevolissimo. ,,
* 6 MASINO CIRAVEGNÀ
LUIGI CARDINI, Maria Cristina di Savoia-, Roma, Sales, 1940, in 8, pp. 173. L. 6.
La bella, dolce e pia Maria Cristina di Savoia, sposa di Ferdinando II di Napoli, visse in epoca ed in ambienti quanto mai interessanti dal punto di vista storico. Abbiamo pereto aperto il presente volumetto con la prospettiva di intrawedere, attraverso la vita di una donna, gli eventi di un periodo storico quello della restaurazione e di due Corti quella, sabauda e quella napoletana.
11 libro del Cardini è invece di pura edificazione religiosa: ciò da cui l'A. è attratto nella regale figura è la sua pietà religiosa, ed il maggior numero di pagine del volume è dedicato alle pratiche religiose di Cristina di Savoia. Il libro esula perciò dalla nostra competenza e dal nostro interesse, tanto più che il* Cardini accentua un suo caratteristico disinteresse per qualsiasi atteggiamento critico; valga come esempio il seguente periodo: Ma :si' trovò a regnare (Ferdinando IT) in momenti difficili. In Italia c'era fin dall'inizio del suo regno quel senso di risveglio di forze assopite che somiglia al vibrare della natura quando spunta l'alba. Liberali, carbonari, codini e progressisti si agitavano in opposti sensi, con mete non sempre precise e utili, ma ai agitavano e questo è ciò che i]Sreme in certi momenti.
Ci limiteremo perciò ad osservare che Paolo .IV era un Carafa e non Corafa, e che Leopoldo, fratello di Ferdinando II, era conte e non principe di
S]ràcu3a- PAOLO ALATI*
Diario (1833-1843) dei CONTE DI CAVOUR. Introduzione e note di LUIGI SALVATORELLI; Milano-Roma, Rizzoli (Il sofà delle muse), s. a. [ma 1941], in 8 piccolo, pp. 331. L. 20.
Il Diario giovanile di Cavour venne pubblicato (con molte omissioni) da Domenico Berti nel 1888: Diario inedito con note autobiografiche del conte di Cavour (Roma, Voghera), sull'autografo conservato nell'archivio di Santena. Precedentemente il Berti aveva utilizzato il Diario nel volume II conte di Cavour avanti il 1848 (Roma, Voghera, 1886), pubblicando anche alcuni brani che non tutti riprodusse nell'edizione del Diario. Di questo non sono state fatte nuove edizioni, ma solo e stato pubblicato qualche altro piccolo brano, e la parte rimasta inedita dev'essere piuttosto ampia; ma nulla può dirsi di preciso in proposito da chi non abbia avuto sottocchio il Diario, specialmente ora ohe l'archivio di Santena è in mano alla Commissione editrice degli scritti cavourianL II Diario s'inizia con il 16 agosto 1833, a Ginevra, e viene condotto con interruzioni fino al 1838. Ma per una parte di questi anni (1835-1837) esso è contenuto, in altro manoscritto rimasto fuori di